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Senigallia Calcio, storia di un piccolo campione

Un talento per tutte le stagioni: Giovanni Maria Angeletti

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Giovanni Maria Angeletti

Ci sono molti ragazzi che praticano una disciplina sportiva, riescono ad emergere e a fare la cosiddetta “carriera”. E poi magari non sono così versatili da disimpegnarsi con risultati positivi, in altre discipline sportive. A Senigallia c’è un ragazzo che si sta comportando molto bene da un paio d’anni, nello sport più seguito a livello nazionale e mondiale: il calcio. La cosa più curiosa è che Giovanni Maria Angeletti (classe 1998), per 3 anni consecutivi, (a 12-13 e 14 anni) è stato campione regionale di tennis, arrivando anche ai quarti di finale nazionali.

Fra le curiosità, Giovanni è stato chiamato anche a rappresentare l’Italia agli Europei di Barcellona, che si sono giocati presso l’Accademia dove si allena nientemeno che il grande Rafa Nadal! Ma Giovanni, che immaginiamo avrebbe avuto una buona carriera tra smash e volèe, per le difficoltà logistiche di praticare tale disciplina, che lo obbligava troppo spesso a stare lontano da casa, si è visto “costretto” ad optare per un altro sport, il calcio.

Lo scorso anno, col Senigallia Calcio allievi, ha raggiunto la finale regionale persa col Grottammare. In questo campionato, il capitano, che gioca nel ruolo di terzino di fascia, destra o sinistra non importa, con la tripletta di domenica 29 marzo ha toccato quota 11 goal. Domenica ne ha realizzato uno al volo di destro e due di testa, andando “3 metri sopra il cielo”.

E’ incredibile come vada in aria e ci rimanga sospeso un’eternità. I palati fini lo chiamano “terzo tempo”, come faceva il pesarese e milanista Massimo Ambrosini! Di testa le prende tutte lui, sia in difesa che in attacco, anche se non è poi eccessivamente alto! Ma il colpo che rimane impresso di più nella mente a chi assiste alle partite del Senigallia Calcio, è la rimessa laterale. Le sue braccia sono dei tentacoli. Il pallone arriva al centro dell’area dalla linea laterale. Il massimo sarebbe avere un altro come lui in mezzo all’area che colpisca di testa, allora sì che mister Marco Piccini potrebbe fare a meno di andare ogni tanto a Formello (sede della Lazio) per partecipare ai corsi di aggiornamento ed al ripasso delle tattiche e degli schemi!

Nella penultima partita, giocata ad Ancona, essendo stato espulso il portiere titolare e non avendo la sua riserva in panchina, Giovanni si è preso sulle spalle la squadra, da vero capitano, infilandosi i guantoni e mettendosi a parare i tiri degli avversari. Anche in porta si è comportato benissimo, nutralizzando conclusioni molto insidiose, e subendo un gol imparabile. Ma oltre tutte queste qualità, Giovanni Maria, per gli amici “Giovi”, è un campione di educazione, di modestia e di sportività, come ce ne sono pochi sui campi di calcio!

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