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Lodolini: “Gli abbienti paghino IMU, così si sterilizza aumento IVA”

Il Deputato da lunedì 7 ottobre sosterrà un emendamento in tal senso in Commissione Finanze

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Da lunedì 7 ottobre parte l’iter sul Decreto Imu che arriverà in Commissione Finanze per l’esame del provvedimento e degli emendamenti collegati.

“Vi sono degli approfondimenti da fare perché, a mio avviso – commenta l’On. Lodolini (Commissione Finanze) – non tutti si sono resi conto dell’effettivo peso che essa ha sulla famiglie e quanto invece pesa il pagamento della Tares. A fronte di 235 euro medie per abitazione a titolo IMU corrisponde un carico molto più importante per l’applicazione della Tares. Continuo a pensare che occorra togliere l’IMU alle famiglie più povere e non ai ricchi. Con il risparmio che ciò determina si può finanziare il mancato pagamento della Tares per l’anno 2013”.

Inoltre, come annunciato nei giorni scorsi sul suo profilo Fb, il deputato anconetano Emanuele Lodolini, insieme ai colleghi Pd della Commissione Finanze Bargero Cristina e Ginato Federico e ad Enrico Borghi, Capogruppo Pd Commissione Ambiente, ha presentato un emendamento al decreto Imu “per far pagare l’Imu stessa a chi può pagarla, ed utilizzare il gettito derivante da questa manovra per la sterilizzazione dell’aumento IVA. Non è una bandierina da sventolare ma una vera e propria azione politica che i deputati Pd ritengono utile e necessaria”

Ecco il testo dell’emendamento

Articolo 1
Sostituirlo con il seguente
Articolo 1.

(Abolizione della prima rata dell’IMU 2013 per alcune categorie di immobili oggetto della sospensione disposta con decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54).

1. Per l’anno 2013 non è dovuta la prima rata dell’imposta municipale propria di cui all’articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, relativa agli immobili di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), limitatamente agli immobili di proprietà dei soggetti IRPEF il cui reddito complessivo annuo risulti inferiore ad euro 100.000, e lettere b) e c) del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 2013, n. 85.
2. La prima rata dell’imposta municipale propria sull’abitazione principale e relative pertinenze è riservata allo Stato.
3. Dal 1° novembre 2013 e fino al 31 dicembre 2013, l’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto del 22 per cento è rideterminata nella misura del 21 per cento.
(Bargero, Borghi, Ginato, Lodolini)

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