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Piano degli Arenili, approvata dalla Giunta di Senigallia la nuova variante

Mangialardi e Ceresoni: "Accolte le istanze della città, le migliorie e le recenti normative"

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Sagra del Coniglio in Porchetta 2013 - Vaccarile di Ostra
Curzi, Mangialardi, Ceresoni e Memè presentano la variante al piano particolareggiato degli arenili

E’ stata approvata dalla Giunta comunale di Senigallia una nuova variante al Piano Particolareggiato degli Arenili. Una “variante non sostanziale – spiega il sindaco Maurizio Mangialardi – con cui l’amministrazione intende migliorare lo strumento varato nel 2011, dove vengono accolte molte istanze presentate dalla cittadinanza e dagli imprenditori balneari“.

Lo scopo di questo nuovo atto licenziato dalla giunta (a cui pubblicazione segue ora per i 60 giorni successivi la possibilità di presentare osservazioni) è quello di recepire le numerose segnalazioni, oltre una cinquantina, di malfunzionamenti del piano o migliorie possibili, pur rimanendo all’interno di quelle direttive quadro che l’amministrazione senigalliese aveva discusso, votato e approvato il 19 aprile 2011, per pianificare miglioramenti al sistema recettivo balneare cittadino.

Non sono stati sottratti metri alla spiaggia libera: rimangono cancellate le 17 nuove concessioni per circa 23.000 mq di arenile; non è stato modificato il fine di tutelare gli aspetti paesaggistici e naturalistici (dune, flora e fauna), così come non è stata cancellata la previsione dello smontaggio delle attrezzature durante l’inverno o la possibilità di delocalizzazione per gli stabilimenti in zone a forte erosione.
Ciò che è stato integrato è principalmente l’aspetto legislativo dopo la direttiva europea e la seguente normativa italiana del 2012. I famosi “consorzi”, ideati per superare le difficoltà imprenditoriali in base alle vecchie e – forse – troppo rigide regole, sono diventati quasi inutili: la stessa direttiva UE prevede infatti che ci possano essere anche la vendita e somministrazione di cibi e bevande (e ogni altro genere di mercanzia) tra le attività accessorie che ogni stabilimento balneare può mettere in campo per offrire più servizi alla propria clientela.
Tra le circa 50 migliorie, aggiornamenti e segnalazioni di non congruità, vi sono anche aggiustamenti cartografici riguardo gli stabilimenti balneari (aree giochi) e le aree di rimessaggio; vi rientra la perimetrazione delle nuove concessioni delocalizzate e delle spiagge libere che si sono create al posto dei vecchi stabilimenti.

Le parole chiave – ha dichiarato l’assessore all’urbanistica Simone Ceresoni – sono aggiornamento e manutenzione, perché ciò che abbiamo approvato in giunta non va a toccare il quadro del Piano degli Arenili, ma recepisce la normativa europea e italiana del 2012, oltre alle istanze della città. In due anni di lavoro abbiamo raccolto ogni contributo che potesse portare ad un generale miglioramento del piano, nell’interesse di una città dalle molteplici correnti turistiche: da coloro che desiderano una città con più servizi possibile a coloro che sono affezionati al sistema tradizionale, tipico a conduzione familiare, fino a quanti invece prediligono la spiaggia libera“.

In tema invece di fruibilità della spiaggia, l’assessorato all’urbanistica, d’accordo con quello alle attività economiche e quello ai lavori pubblici, ha individuato cinque punti (dal Cesano a Marzocca) per garantire l’accesso ai diversamente abili, con percorsi fino alla battigia o raccordi con piastrellamenti per l’utilizzo dei bagni pubblici.
Le spiagge libere vedranno anche quest’anno (anzi, precisa l’assessore Memè, sono aumentati) i gazebi per il rimessaggio delle attrezzature private durante la notte, in modo da evitare che tutto venga lasciato sulla spiaggia senza alcuna regola, quando invece l’arenile dovrebbe essere lasciato sgombro.
Lo stesso dicasi per le imbarcazioni: solo le batane storiche (quelle in legno) potranno permanere sull’arenile, mentre per tutte le altre sarà necessario – come afferma il codice della navigazione – “depositare” la barca presso l’area di rimessaggio.

Mentre i lavori per il ripascimento della spiaggia sono stati ultimati in tempo per la stagione turistica che solo nell’ultimo weekend ha visto condizioni meteo favorevoli, i tempi sono ancora lunghi per far entrare cani e animali domestici al mare: nessuna delle dodici domande presentate all’amministrazione (per poter attrezzare due concessioni all’utilizzo anche da parte degli amici a quattro zampe) è stata ancora analizzata, motivo per cui la spiaggia di Senigallia non aprirà ai cani prima del 2014. Sembra improbabile anche una qualsiasi forma di deroga temporanea, ma su questo l’assessore Paola Curzi si è dimostrata disponibile a valutare il percorso.

Commenti
Ci sono 5 commenti
Michele 2013-06-03 22:35:36
A me sembra che la spiaggia sia stata deturpata, invece della spiaggia e del mare si vedono solo recinzioni e bar, in quei pochi tratti dove la spiaggia e' libera hanno tolto tutta la sabbia per portarla nelle concessioni altro che tutela delle dune, e' una vergogna hanno venduto la Spiaggia di Velluto, il velluto e solo per chi paga per gli altri sterpi, sabbia dura e spazzatura a volonta. Manca solo di fare il bagno tra il piscio dei cani, peccato che bisognera' aspettare ancora un anno.
stefano 2013-06-04 12:21:24
Per quanto riguarda i marciapiedi (marcia+piedi), occupati in forza stabile costringendo pedoni a passare in strada? Riuscire a vedere la spiaggia dal marciapiede e diventato impossibile. Alla sera in caso di zona perdonabile posso tollerare che bar, gelaterie ecc occupino zona del marciapiede con pedane, pseudo salottini in plastica, spillatrici, però poi deve essere ripristinato il marciapiede perché di giorno sulle strade ci passano le macchine, ops pardon le macchine, furgoni e moto da formula 1. Non parliamo poi del marciapiede lato monte.
Orfeo 2013-06-04 14:03:24
L'ennesima variante al Piano degli Arenile di questa giunta (tra un po' faranno le varianti anche per far apparire il sole a comando) regala di tutto e di più alla lobby dei bagnini che è ben rappresentata in Comune. Adesso ci mancano anche le slot machine in spiaggia e siamo a posto. Ora possono vendere di tutto (anche i profilattici?), l'importante è che non sia l'attività primaria...perchè la politica del PD trova sempre la giusta scappatoia. Addio spiaggia velluto...
renzo 2013-06-04 16:17:42
Non fà una piega. Il comune lotta contro il proliferare delle slot, cerca in ogni modo di eliminarle dalla città e poi autorizza a metterle anche sotto l'ombrellone. Mi sembra tanto una presa per il culo...
silvana 2013-06-12 16:53:33
per migliorare non bisogna modificare l'ambiente ma aiutarlo a restare più naturale possibile. Gli stabilimenti balneari sono nati da una richiesta dei turisti e dalla quale nessuno si e ben guardato da dire no non li costruiamo io penso all'ambiente. Quindi non facciamo gli ipocriti. La spazzatura non arriva in spiaggia da sola ce la portano le persone, e altre dovrebbero pulire, una mano lava l'altra. Per i nostri amici animali,invece mi lascia perplessa che un posto così all'avanguardia non abbia ancora, almeno,
delle aree cani ci vuole molto poco a costruirle basta una rete e un cancelletto loro non chiedono molto grazie e buon giorno
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