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Consiglio Comunale, “Giuramento” del Presidente Napolitano e buoni propositi

Ecco perché siamo dotati, solo ora l'ho capito, di due occhi e due orecchie!

Consiglio comunale a Senigallia

Attenendoci al programma riportato nel Comunicato Stampa del Comune, supponevo che si sarebbe trattato di un Consiglio Comunale impegnativo, per gli argomenti trattati, quasi quanto quello di una riunione di condominio.

Al primo punto la solita oretta riservata alle interrogazioni ed interpellanze e poi a seguire argomenti quali al punto 1 dell’OdG: l’approvazione dell’elenco dei beni ricadenti nel territorio comunale, non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, poi al punto 2: relazione in merito alla nomina per il triennio 2013-2016 del collegio dei revisori dei conti, al punto 3: verifica periodica dello stato dell’attuazione delle linee programmatiche dell’azione di governo ed infine al punto 4 (quello forse più interessante, chissà perché, con buona pace di tutti i capigruppo – almeno credo io – viene posto sempre alla fine?): rendiconto della gestione dell’anno 2012.

Quindi, pensavo, giusto in tempo per la cena e per sintonizzarmi su La7 per assistere alla trasmissione “Piazza Pulita”, che dopo gli ultimi fatti nazionali credevo che avrebbe portato in scena – come poi avvenuto – i fatti che ci hanno portati alla “tragedia greca all’italiana” di cui siamo stati e continuiamo ad esserlo, inermi, spettatori.
Ma andiamo per ordine.

Dopo il solito appello fatto dal Presidente Monachesi, il primo autorizzato a parlare è Rebecchini che si rivolge al suo abituale e preferito interlocutore: Ceresoni. Quando i due si scontrano ci si chiede subito con quale arma combatteranno: sciabola o fioretto?
L’argomento sollevato è quello di abuso edilizio. E ti pareva! La zona interessata è in questa occasione quella di Via De Bosis. La persona che ha sollevato il problema a Rebecchini, per esigenze di privacy non viene resa pubblica, ma esiste veramente come tutta la documentazione atta ad attestarlo. Il caso è quello di un signore che a causa di una sopraelevazione con lui confinante e con una volumetria eccedente accertata dal comune lo infastidisce non poco tanto da ricorrere a Rebecchini per far sentire le sue lagnanze. Seguono quindi tutti i dati del perché della lamentela e poi la spiegazione del Consigliere che fa presente come poi con una successiva ordinanza tutto ciò viene a decadere e dietro pagamento di 57600 € di penale ci si rimangi tutto sanando così l’abuso. Rebecchini ritene quindi che l’ordinanza sia quanto meno discutibile. Non avendo i dati precisi, Ceresoni dice, comprensibilmente, non è in grado al momento di fornire una risposta, ma che si impegnerà a farlo per iscritto, non appena ne sarà in possesso.
Rebecchini fa presente che il locale in questione si trova in via De Bosis, che non pretendeva di avere subito una risposta sullo specifico caso, ma solo sul problema che un abuso si possa risolvere con una penale ed a questo la risposta non c’è stata. A cui fa poi seguito il solito dibattito incomprensibile e per questo poco simpatico, fuori microfono con l’accavallarsi delle voci di entrambi. Comunque anche se si continua a replicare fuori microfono, per questa volta si comprende che l’arma usata è stata quella del fioretto.

A seguire è Cameruccio per riportare l’interrogazione scritta che legge rivolgendosi al Sindaco, per l’assenza di Volpini. riguarda il tetto massimo di consumo sui presidi per incontinenza di 6o pezzi al mese per ogni persona riguardo pannoloni e traverse. L’ASUR dietro il malcontento degli utenti era ritornata sui suoi passi ed aveva sospeso l’applicazione della normativa regionale. Ma come si dice sotto le armi “Non eseguire mai l’ordine finchè non hai ricevuto il contr’ordine” ecco dopo pochi giorni, lasciando ancor più sconcertati gli usufruitori dei presidi per incontinenza, si ritorna sulla primaria decisione dei 60 pezzi, come da disposizioni del Dott. Ciccarelli. Se si pensa che il taglio è della metà, si deduce che il peggioramento della qualità della vita per chi necessita di tale intervento medicale sarà inevitabilmente causa di un potenziale peggioramento della prevenzione ai fini di problemi del decubito e quindi un aggravarsi del numero di ricoveri per i danni da questi provocati ed ulteriori spese per i contribuenti in generale. Da qui la richiesta al Sindaco se di ciò ne sia a conoscenza, e se e come vuol rivedere e risolvere il suddetto provvedimento.
Il Sindaco dice che aveva avuto informazione e lì era rimasto, di un aumento sull’importo messo a disposizione che aveva portato ad un teorico 72 pezzi pro capite. Poi del ritorno alle vecchia disposizione dei 60 pezzi, non era informato. Confidando sull’attendibilità della comunicazione fornita da Cameruccio e di cui ci si può fidare in quanto sempre ben informato, assicura che chiederà richiesta formale per iscritto. Si ripromette inoltre di inviare non appena avrà informazioni più precise sia nel modo, che nel percorso, per iscritto a Cameruccio.
Cameruccio si dice di prendere atto come gruppo consigliare dell’intervento dei confronti, da come si è capito, dalla Regione. Tagli si, ma non sulla salute dei cittadini.

Il terzo a prendere la parola è Perini che in assenza di Campanile si rivolge al Sindaco, con una, come lui stesso la definisce, una nota di colore. Vale a dire il suggerire di dare un nome all’anonimo Ponte situato all’inizio o alla fine del Corso 2 Giugno… Più che parlare allora di nota di colore, io la definirei un “riciclo di notizia” di cui lo ringrazio sinceramente e pubblicamente per questo suo “nuovo” interessamento che purtroppo arriva, però, con un po’ di ritardo, in quanto io lo feci a suo tempo proprio sulle pagine di Senigallia Notizie.it ed al quale nessuno rispose! Infatti, ed ora ne ho conferma, si dice negli ambienti municipali, che quanto io scrivo non viene letto a prescindere. Spero allora che abbia miglior fortuna della mia, tanto che mi associo alla sua richiesta e propongo, facendo il verso agli USA con il loro “ponticello” Giovanni da Verrazzano, il nome di Cesarini da Senigallia. Poi rispolvera anche il definire cittadino di “cima o fondo al Corso?” evidentemente all’oscuro del fatto che a suo tempo, prima su FB e poi sui giornali, il suo collega Consigliere Mario Fiore, lo anticipò ponendo un sondaggio sul suo stesso dubbio. Ma anche il sondaggio svanì nel grigiore dell’indifferenza.
A rispondere è, anche sulla nota di colore, il Sindaco che si dice sorprendentemente che si farà carico della prima richiesta. Ponte del Corso è stato chiamato sempre così però una riflessione toponomastica crede che sia opportuna, mentre “cima o fondo corso” gli sembra un po’ inadeguata. Perini si sente un po’ piccato, perché la sua proposta ha creato in aula una certa ilarità.
Tranquillo Perini, forse dovrei essere allora io a rimanere “piccato” e non per l’illarità dei suoi colleghi, bensì per la risposta del Sindaco che si è detto che si farà carico di prendere in esame la “sua richiesta”, avendo lasciata nel congelatore la mia per tanto tempo. Una sua muta risposta che mi ricorda vagamente e che parafrasando quella del Marchese del Grillo potrebbe rispondere a: un Consigliere è un Consigliere e voi popolo non siete un ….. Machiavellicamente è il risultato alla fine quello che più conta, il mezzo non mi interessa (o almeno non sempre!)

All’ “avanti un altro” è Mancini ad intervenire. Chiede infatti al Sindaco, o a Ceresoni, se risponde a verità la procastinata apertura della Complanare che, come si legge da organi d’informazione, viene data per la prossima estate. Se così fosse dovrebbe coinvolgere problemi con la rotatoria dell’Ospedale ed il parcheggio pubblico dell’Ospedale. Vale a dire l’Ospedale, sempre nelle ipotesi, ad un tratto non avrebbe più il parcheggio.
Il Sindaco fa presente come sulle date la stampa focalizza dei dati imprecisi rispetto a quelli ufficiali dell’Amministrazione. La Complanare doveva essere consegnata per settembre novembre 2013, invece sarà consegnata in anticipo, anche se si sono venuti a creare problemi di tempi con la costruzione del Parcheggio Privato di Via Cellini. Si sta allora cercando di individuare una data, saltando il non completare proprio la rotatoria dell’Ospedale al fine di non coinvolgere la disponibilità del parcheggio gratuito, per poi una volta risolto il parcheggio convenzionato, riprendere i lavori di questa rotatoria con l’apertura dell’uscita della Complanare sull’Ospedale. Nella replica Mancini fa presente come la risposta del Sindaco apra altri problemi. La questione si fa più complessa perché si desume che la rotatoria dell’Ospedale non sarà completata in attesa della costruzione del parcheggio convenzionato, quindi si parla di una questione, non di mesi ma di anni. Da chiarire anche se ci sarà al momento, un’uscita dalla Complanare per l’Ospedale in mancanza temporanea dovuta alla sospensione dei lavori della rotatoria dell’Ospedale. Prende atto comunque che per il momento il parcheggio resterà lì.

E’ la volta della Ramazzotti che chiede gli ultimi aggiornamenti in merito alla situazione sul tribunale e giudice di pace. Il Sindaco riferisce come nel Consiglio dell’Ordine siano rimasti sorpresi per l’attività svolta dal comune. Si dovrà presentare istanza entro il 29 aprile c.a. alle condizioni richieste (spazi, personale amministrativo e spese per la gestione del giudice di pace). Senigallia mette quota e locali. Ostra aveva offerto una o due unità di personale, cosa che avrebbe abbassato la quota, da ripartire tra i comuni partecipanti, di 60 mila €. Poi all’ultimo momento sembra che ci sia qualche problema sul numero del personale: non più due ma uno. Comunque è una cosa da verificare e definire. Ramazzotti in fase di replica si dice contenta del risultato anche se chiede che si solleciti un po’ il tutto dal momento che il 29 è alle porte.

Ultima a parlare è la Bucari che rivolge una specie di sollecito, in quanto già fatto a suo tempo, al Sindaco sullo stato d’incuria in cui versa il lungo fiume dei portici ercolani nel tratto che va dal Ponte Garibaldi al ponticino sul mare. Immondizia di ogni genere, frutto si della maleducazione dei cittadini, ma anche però da un’assoluta mancanza di cestini per l’immondizia e di pulizia periodica del tratto in oggetto. Il Sindaco risponde raccontando dell’inaugurazione del giardino della scuola Arcobaleno, ripulita in maniera professionale da genitori e nonni. Ed è convinto che il lavoro da loro fatto sarà difeso con i denti da chi ci ha messo denaro e sudore. Lo stesso “slancio civico”, lo stesso “spirito di collaborazione” come li ha definiti Mangialardi, dovrebbero averli tutti i cittadini in quel tratto di lungofiume, ma in qualsiasi cosa destinata ed affidata all’educazione di chi la usa e, si badi bene, comunque la paga. Il patto di stabilità ha fermato i lavori di riqualificazione previsti nel tratto, non ci sono più soldi, non ci sono più neppure operai per sistemare anche il più piccolo degli interventi. 2 operai per 400 km. di strade, 4/5 per il verde urbano. Per il 25 aprile si spera di intervenire, ma è giusto che chi attraversa quel tratto sappia che quella non è una zona riservata ai cani per la così detta sgambatura, non si vogliono intimorire i proprietari con le multe o cos’altro, bensì all’esempio di quei genitori e nonni di cui sopra si è parlato.
Come dare torto a Mangialardi? Speriamo che l’appello non cada nel vuoto, anche se, purtroppo, e questo lo dico io, la madre degli ineducati oltre che rimarere sempre incinta è, per fattore ereditario, anche portatrice di sordità.

Da questo momento riparte di nuovo l’appello e i vari argomenti previsti nell’OdG.
Gli argomenti tecnici già non mi appassionano, ma poi il fatto di non poterli seguire con pezze di appoggio, renederebbe più complicato il lavoro. Registro allora, riascolto e se non ci sono passi particolari, che mi sembrino interessanti da riportare, a mio insindacabile, quanto errato, giudizio, logicamente soprassiedo.
Comunque non è mancato come sempre, la solita sospensione di dieci minuti che poi diventa mezz’ora e più, non sono mancati gli emendamenti, non sono mancati i richiami da parte di Monachesi per le intemperanze come i bambini della scuola Arcobaleno, non sono mancati neppure, nel corso degli interventi, il solito riferirsi a quello che si sono detti in fase di Commissione. Al che chi in Commissione non ha partecipato viene tagliato fuori. Da chiedersi allora chi è nato prima l’uovo o la gallina, se è più interessante, importante ciò che viene detto in Commissione oppure in Consiglio. Si decida come informare al meglio i cittadini e non come ora avviene, per legge?, solo a metà.
Mi chiedo e mi sono chiesto il perché per esempio gli argomenti solitamente più importanti vengano discussi, quasi sempre verso le 23, quando i Consiglieri stanchi, li si vedono passeggiare per l’Aula, come anime in pena, in attesa solo della votazione finale e della gradita, salutare Buona Notte del Presidente Monachesi, che oramai come di consueto chiude la seduta? Sicuramente sarà una questione di regolamenti, che se reputati però non consoni, andrebbero modificati.

Mentre registravo, con un’orecchio ed un occhio seguivo Formigli su La7 e solo sul finale ho potuto seguire alcuni interventi sulla discussione circa il Rendiconto della Gestione 2012. Diversi gli interventi, molti dei quali, per eufemismo definirò inutili, alcuni (pochi) discreti. Il migliore quello di Giacchella, di cui riporto solo un tratto del brano centrale dal tono più generale e meno tecnico: “…oggi Napolitano nel suo discorso d’insediamento ha definito i partiti politici e la classe politica che aveva di fronte e che l’aveva votato l’ha definiti sordi. Ha parlato di sordità dei partiti. Io non lo so se sono sordi, sicuramente non ci hanno ascoltato, forse qualcuno non era sordo ma ha fatto finta di non ascoltarci. Oggi però forse Sindaco non basta più gridare, non basta più incatenarsi all’anagrafe, forse non basterebbe neppure più chiuderla qualche giorno, o qualche mese l’anagrafe. Io ero un po’ sfiduciato nei giorni scorsi, così come sono sfiduciati molti nostri cittadini. Oggi tanti cittadini in Friuli sono andati a votare, ma tantissimi sono anche quelli che non ci sono andati rispetto a due mesi fa. Sono cittadini che hanno perso la speranza. Io la speranza non ho voglia di perderla e se sono qui oggi è perché mi voglio assumere le mie responsabilità nei confronti dei cittadini, della città, e quindi sono consapevole di quelle che sono le difficoltà che tutt’ora oggi abbiamo. Noi dovremmo essere compatti e responsabili di porre la città e l’Amministrazione ad approvare un bilancio. Un bilancio che quest’anno più degli altri anni dovrà essere condiviso con i cittadini con i quali dovremo senza dubbio confrontarci. Mi rendo conto che in questo momento dopo i due giorni romani ai quali noi tutti abbiamo assistito, sarà difficile confrontarci con i cittadini, però responsabilità vuol dire principalmente confronto ed io ancora ci credo e credo nella politica ed una idea della politica che rientra in quella che è l’idea di politica che oggi ha esternato Stefano Rodotà, quindi cito sia un Presidente che un Presidente mancato, il quale ha detto che la politica è lo strumento che deve tramutare le difficoltà in opportunità. Io credo che noi dovremmo lavorare in questo caso proprio per creare delle opportunità. però dovremmo farci sentire dai sordi e quindi credo che per farci sentire dai sordi dobbiamo concretizzare questa nostra proptesta e credo quindi che il suo ruolo Sindaco all’interno dell’ANCI deve essere ancor più incisivo rispetto a quello che fino ad ora è stato….

La seduta si concludeva alle 00,40 come sopra riferito nelle consuete modalità

Commenti
Ci sono 2 commenti
Giorgio 2013-04-23 23:13:10
Preferivo quando il signor Giannini faceva la "telecronaca" del consiglio...ora capisco meno di quanto e' avvenuto! Ma intanto, grazie lo stesso!!!
Franco Giannini
Franco Giannini 2013-04-24 09:50:36
@Giorgio. Mi spiace veramente. Ma creda è' difficle accontentare un po' tutti! Tenga però presente, anche, che quello che faccio, lo faccio in maniera completamente gratuita, tanto che avevo deciso pure di smettere. Poi qualcuno mi ha convinto a ritornare. Condivido comunque con lei che forse era meglio, quando qualcuno mi diceva che era peggio. Troppo lungo mi dicevano, non ci metti nulla di tuo, non c'è la tua opinione. Ora è più corto, taglio ciò che ritengo, a mio giudizio, meno importante o troppo tecnico e cerco di esprimere maggiormente il mio parere. Del resto registrare 7 anche 8 ore di Consiglio, attendere le loro sospensioni, seguire, ad esempio, senza un dato sottomano un bilancio, riascoltare poi tutto per riportare con un sunto abbastanza dettagliato ed attendibile, porta via tanto tempo sia a chi scrive e successivamente a chi legge, che a metà lettura magari smette. Infatti come avrà veduto non lo fa neppure chi di professione fa il giornalista. Fare un sunto, prendendo appunti, mentre "loro" parlano, si rischia di riportare poi delle corbellerie (già lo faccio anche ascoltando le registrazioni anche se a volte non solo per mia colpa!). Grazie comunque per l'attenzione, ma tenga presente che qualora desiderasse saperne di più su un determinato intervento, basta scrivere un commento. Io sono sempre a disposizione (per quel che posso)riportarlo successivamente. Intanto anche se in ritardo, credo che interverrei sempre prima della pubblicazione ufficiale della seduta.
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