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Mario Fiore: “Vigor Senigallia, un patrimonio da non disperdere”

Il consigliere comunale interviene sul difficile momento economico della gloriosa società rossoblù

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La Vigor Senigallia degli anni '20.

Cara vecchia Vigor, oggi, con lacrisi della Societàe dopo la splendida vittoria tutto cuore di domenica 2 dicembre nonostante che molti giocatori esperti abbiano deciso di non continuare il rapporto con essa per divergenze economiche gravi, non rimangono che gli indelebili ricordi.

In questa lettera aperta alla città, vorrei crogiolarmi con essi e confondere la storia gloriosa della Vigor con la mia. Come quando il 9 giugno del 1983, il sottoscritto, da piccolo, insieme a mio padre, metteva piede per la prima volta al Comunale, perché a Senigallia scendeva il Milan per un’amichevole. Un evento che difficilmente si può dimenticare. Per la cronaca quella partita finì 3 a 4 e il sottoscritto dovette andar via prima perché dall’emozione gli vennero forti crampi allo stomaco. Avevo 5 anni e per la prima volta mi ero appassionato al calcio e da allora non l’ho più abbandonato.

La Vigor dei Mattioli, Cardaccia, Ghedin, Baldacci, Ennas e Chinea, la Vigor dei derby con l’Ancona, con quelli della Jesina dall’etichetta ‘pesciaroli’ urlata dai balconi, del Caffé Borghetti da tirare simpaticamente all’arbitro che negava un rigore evidente. La curva nord piena, il treno speciale dei 3.000 per il viaggio della speranza a Modena per una Serie C1 che purtroppo è rimasta un miraggio, di personaggi storici come il presidente Vignoli che rimane celebre per una frase indelebile come ‘”se manca l’ amalgama alla squadra nessun problema: compriamo anche quella’“, della domenica sera all’ex ristorante Pirata, ritrovo di alcuni giocatori per una cena in compagnia della famiglia e per condividere le emozioni vissute allo stadio.

Ecco, cara Vigor, un piccolo spaccato di sport e di vita per una società che vive in simbiosi con la città e che, pur in momento di crisi economica imperante, da questi confusi e parziali ricordi deve necessariamente ripartire con la passione e l’entusiasmo di Senigallia intera, che ha voglia di rivivere quelle passioni un po’ sopite e mai dimenticate e che vuole tornare ad urlare forza Vigor.

Sarebbe veramente un peccato disperdere tutto questo per ognuno di noi, ma soprattutto per quei ragazzi che ogni domenica lottano con ardore per una maglia e per quei tifosi irriducibili che non hanno mai abbondato la squadra e che anche ieri erano al Bianchelli.

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