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Amici della Foce: “Senigallia e la Valmisa guardino oltre i fuochi e gli sprechi”

Proposte dall'associazione per fare rete nel turismo e destinare denaro pubblico ad opere anzichè "bruciarlo"

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Fiera Campionaria 2012
I fuochi d'artificio del 21 agosto 2012 sparati dalla Rotonda a mare di Senigallia. Foto di Simone Paolasini

A fuochi temporaneamente spenti e quasi al margine della stagione estiva forse è possibile dialogare più pacatamente. Vorremmo partire dalla nostra località di Cesano, dove prevalentemente viviamo, per accennare ad alcuni problemi come spunto di riflessione e magari per risolvere alcune storture che a nostro avviso rispecchiano ancora i vecchi metodi di una politica che pensavamo superata.

Partiamo dalle recenti polemiche sui fuochi d’artificio che da Cesano, per la prima volta nella storia dei fuochi, non sono stati minimamente percepiti nello scontento generale di migliaia di persone provenienti anche dall’entroterra, realizzati con i soldi pubblici, in questo periodo di magra con tanta gente senza lavoro. Piuttosto ci chiediamo: non sarebbe meglio utilizzare tali risorse per realizzare opere pubbliche che porterebbero beneficio anche al turismo per diversi anni? E sì che ne avremmo proprio bisogno!

Ad esempio: anziché bruciare in pochi minuti migliaia di euro, si potrebbero costruire, magari nell’arco di due o tre anni, vere piste ciclabili, marciapiedi degni di questo nome, come quello necessario a Cesano nella Piazzetta a mare, ridotto ormai ad un salto ad ostacoli. Oppure il mancato collegamento della stessa frazione con la Strada Prima e il Lungomare Mameli, che impedisce alle famiglie di fare una passeggiata con i loro figli lungo il tratto di spiaggia o l’accesso ad un invalido in carrozzella.

Non sarebbe più efficace ed interessante, anche come spot pubblicitario, promuovere le scelte che il Comune di Senigallia ha compiuto nel favorire la ricettività e la vivibilità dei residenti e dei turisti, come opere accennate, per rimanere nel contesto dell’attività turistica e della nostra spiaggia ?

Ma per fare certe scelte occorre il confronto e l’ascolto di suggerimenti (anche da chi potrebbe sembrare un semplice scocciatore). Occorre la partecipazione si sarebbe detto un tempo. A proposito: che fine ha fatto nel nostro Comune il confronto con i cittadini dopo la chiusura delle Circoscrizioni? Si pensa che, per i cittadini, sia sufficiente il rapporto con il Consigliere (quando si trova e ti ascolta), con l’Assessore, il Sindaco o qualche conoscenza delle stanze che contano, in una città di oltre quarantamila abitanti?

Altra osservazione. E’ possibile continuare ancora nelle politiche di sperpero delle risorse con tanti manifesti, depliant o libricini sulle singole iniziative che ogni Comune delle nostre Valli continua a pubblicare?

Non sarebbe più opportuno ed efficace mettere in rete tutto questo, produrre un opuscolo con l’insieme delle varie iniziative che offrirebbe maggiore scelta all’interessato (turista, o altro) ed una visione comprensoriale che valorizzi la costa e l’entroterra come di fatto già avviene, ma per volontà di pochi coraggiosi e non per le strategie degli amministratori? Tema questo tante volte sbandierato come una vera opportunità per il rilancio del turismo, ma mai realmente concretizzato.

Insomma, crediamo che sia necessario ed urgente uscire da questa strettoia con più coraggio, aprire il confronto con tutti i rappresentanti politici e con i vari operatori della cultura, del turismo e delle attività economiche, intesi sia singolarmente come persone che come soggetti di rappresentanza sindacale o professionale. In questo modo sarà possibile fare scelte che tengano conto della crisi economica e sociale, proponendo scenari di più ampio respiro che ridiano alla nostra città ed alle valli quel primato della vacanza per riposare, per confrontarsi sulla cultura, per amare l’ambiente e uscire dallo stupido consumismo e dalla frenesia dello sballo, che ha già procurato tante teste vuote da far spavento.

Occorre una visione d’insieme e la capacità di guardare avanti senza remore e senza presunzione!

Commenti
Ci sono 8 commenti
angelo 2012-08-25 15:12:40
per il salto di qualità nel turismo occorre superare i campanilismi, solo così' si possono fare economie per maggiori investimenti promozionali in italia e all'estero e poi...basta con la sovrapposizione di eventi!
O. Manni
Paul Manoni 2012-08-25 23:26:52
Concordo con questa associazione. Giusto per fare un piccolo esempio, sarà anche vero che 60.000€ che vanno letteralmente in fumo, lì per lì, portano un sacco di gente, ma sarebbe il caso di calcolare che tale cifra, è pari a quanto viene stanziato in 4 anni (!!!) di iniziative, organizzate da TUTTE le Associazioni che compongono la Consulta per la Cultura (più di 40!). 4 anni di piccoli eventi che comunque contribuiscono a portare gente a Senigallia, contro una notte di fuochi di artificio...Fate due conti! ;)
paola 2012-08-26 13:55:34
Io abito a Cesano fin da piccolina, devo dire che questa frazione è stata sempre lasciata all'abbandono, anno scorso venne il Sindaco Mnangialardi il quale confermò quanto da me detto e aggiunse inoltre che avrebbe dato un senso estetico alla piazzetta sul mare.... si è visto qualcuno o saputo qualcosa???? NO!!!! Riguardo alle piste ciclabili occorre valutare attentamente lo spazio per poterlo fare in quanto le strade sono completamente occupate dalle automobili degli stessi abitanti!!!
pacchiò 2012-08-26 14:47:35
Finalmente dopo tante incazzature e sfoghi qualcuno che ragiona. Ma agli Amici del Cesano vorrei dire che quello che affermano è stato ampliamente criticato e proposto già anni or sono. Ovviamente senza riscontri. Se però questo vostro pensiero diventa un motivo per reclamare la spesa dei soldi nelle sole opere pubbliche al Cesano, ve lo dico subito, anche voi siete fuori binario!
pacchiò 2012-08-26 14:50:04
@ Paul Manoni: 60.000 euro soldi pubblici = fuochi = tanta gente = incassi vertiginosi solo per bar,ristoranti,hotels. Per tutti gli altri solo 45min di occhi puntati verso il cielo.
O. Manni
Paul Manoni 2012-08-27 03:57:03
@pacchiò: 60mila euri, equivalgono a circa 4 anni di piccoli eventi organizzati in stragrande maggioranza a spese delle associazioni promotrici, che magari non porteranno molta "massa" in ristoranti e bar, ma contribuiscono a tenere alto il tenore culturale della città, ed a portarci comunque gente. La numericamente limitata gente che accorre a questi eventi, moltiplicata per tutti gli eventi organizzati in 4 anni da oltre 40 associazioni, ed infine sommata, a conti fatti potrebbe essere ben superiore al numero di perosne che vengono a vedere i fuochi che durano 45 minuti. C'è una crescita economica di cui tenere conto, e si capisce. Ma c'è anche una crescita socio-culturale sulla quale bisognerebbe puntare di più. I primi che dovrebbero tenerne conto, sono gli amministratori, ovvio. Ma anche eventuali sponsor privati (bar, negozi, ristoranti,ecc,ecc stessi) dei suddetti eventi organizzati dalle associazioni del territorio, potrebbero contribuire a rendere un evento di un'associazione, volano dei propri interessi economici. Se è vero che alcuni privati potrebbero mettere mani al proprio portafoglio per organizzare eventi come i fuochi "nazional-popolari" senigalliesi, è vero anche che questi stessi privati potrebbero fare altrettanto nei confronti delle associazioni, e contribuire alle loro iniziative. Presentazioni di libri, concerti, dibattiti, convegni...Le possibilità sono infinite. Noi (UAAR) per esempio, a nostre spese, stiamo per presentare un libro scritto da un'importante giornalista, scrittore e presentatore televisivo. Il solo inserimento del logo o della dicitura nelle locanidine, di una collaborazione o di un contributo dell'azienda o del bar "TizioCaio" di turno, sempre per esempio, contribuirebbe a far loro molta pubblicità con conseguente ritorno in temrini economici. E' la mentalità che deve cambiare, sia per fare "impresa", che per non mandare in letteralmente in fumo il denaro pubblico.
pacchiò 2012-08-27 08:56:36
Ma è tutto giusto quello che dici! C'è solo un problema: non lo fa nessuno! Il comune ha abituato tutti all'assistenzialismo per ovvii motivi di ritorno elettorale e nessuna associazione ha mai considerato di mettere mani al portafoglio e alla propria coscienza, anche per ignoranza. Poi però non condivido i pianti appena manca uno spettacolo su 300 appuntamenti estivi.
O. Manni
Paul Manoni 2012-08-27 14:29:30
@pacchiò: Aspetta un attimo...Come sarebbe a dire che "nessuna associazione ha mai considerato di mettere mani al portafoglio e alla propria coscienza"??? Mi sa proprio che sei sulla strada sbagliata. Per eseprienza diretta, ti posso assicurare che le nostre (poche) iniziative, sono tutte quante AUTOFINANZIATE. Mai un solo centesimo dall'amministrazione, che semmai, occorre dirlo, ci fornisce un altro genere di "aiuto", come il patrocinio (non oneroso) dell'evento, un circuito di pubblicità interna degli eventi attraverso la segnalazione via mail alle altre associazioni, e la gentilezza e la disponibilità dei dipendenti dell'Uff. Cultura. Tutto qui. Nessun aiuto di tipo economico.
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