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Ritmi e Riflessioni in riva al mare di Senigallia grazie al Centro Le Rondini

L'esperienza della musica che unisce, le storie di uno scrittore immigrato: incontro con Tahar Lamri

Incontro con lo scrittore Tahar LamriScrivere in una lingua straniera è un atto pagano, perché se la lingua madre protegge, la lingua straniera dissacra” è così che Tahar Lamri si sente: scrittore immigrato, e in quanto tale ci presenta la lettura di una realtà per lui “altra” attraverso le sue categorie, le sue esperienze di vita.

Tahar ci ha portato alla scoperta dei viaggi delle parole e delle loro storie, a dimostrare quanto anche le parole si mescolino come i popoli. Il suo libro “I sessanta nomi dell’amore” ed. Mangrovie, è un cammino verso le parole, parole d’amore, parole d’incontro, capaci anche di costruire un ponte tra culture lontane.

Nella seconda parte del suo intervento Tahar, anche in veste di giornalista del settimanale Internazionale, ci ha esposto una diversa lettura degli avvenimenti rivoluzionari in nord Africa, rispetto a quella presentataci quotidianamente dai media.

Per la curiosità suscitata dagli argomenti siamo intenzionati a riproporre a breve un altro incontro con Tahar Lamri.

Essendo il decimo giorno di Ramadan al maghreb (tramonto) è stato interrotto il digiuno con bevande a base di zenzero e tamarindo e assaggi di cucina africana.
Successivamente il momento coinvolgente delle danze accompagnate dai ritmi caldi dei djembé: strumenti afro accordati da mani diverse dopo giorni di instancabili prove. Storie diverse, quelle dei ragazzi del Ghana, richiedenti asilo politico per la guerra in Libia, cristiani e musulmani insieme, hanno dato vita a suoni vibranti.

Ancora una volta l’esperienza della musica che unisce, che oltrepassa i confini, una musica che allevia tristi ricordi e nostalgie del loro Paese da cui sono stati costretti alla fuga.

Una musica accogliente anche per altri che si sono avvicendati a suonare: Samah dell’Egitto, Irfan del Pakistan, Karim del Marocco, Ibrah del Senegal. Danze animate da Fatima e Aida del Senegal, hanno travolto molti dei partecipanti in passi impetuosi, e il rosso tramonto riflesso sul mare, ha concluso la serata, con l’intento da parte del Centro Le Rondini di proseguire su questo cammino di riconciliazione e di pace, che non debba durare per l’istante del divertimento, ma che ognuno si porti a casa il desiderio di lottare per il bene comune.

Mercoledì 17 agosto ore 18.30 in diretta da Radio Albatro www.radioalbatro.it
alcune testimonianze dei ragazzi ghanesi richiedenti asilo politico.

dal Centro Interculturale Le Rondini

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Mercoledì 17 agosto, 2011 
alle ore 11:46
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