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Ostra Vetere: celebrazioni del Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe

Proiezione del documentario Esodo dedicato all'esilio degli italiani in Istria

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Con l’istituzione del “Giorno del Ricordo” il Parlamento ha dato finalmente voce alle vittime italiane che dal 1947 al 1954 subirono il genocidio nelle foibe istriane.Il 10 Febbraio 1947, fu firmato il trattato di pace a Parigi che impose all’Italia la cessione alla Jugoslavia di Zara in Dalmazia, dell’Istria con Fiume e di gran parte della Venezia Giulia, con Trieste costituito in territorio libero e ritornato poi all’Italia alla fine del 1954…..continua

Comune di Ostra Vetere
Pubblicato Giovedì 3 febbraio, 2005 
alle ore 10:18
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Leonida.Laconico 2012-02-09 22:16:14
Una Nazione che non ha “memoria” si trascina tra il vuoto e/o la divisione cieca e faziosa ed e’ destinata al declino, l’Italia è, ancora nel 2012, tra queste e non riesce ad uscire da quel profondo solco che alcuni preferiscono mantenere, e nel modo più odioso e barbaro, nonostante sia stata la Storia a sconfiggerli e non una guerra.
La ricerca di pacificazione è ben lontana e ciò è tristemente dimostrato dai recenti fattacci di Firenze etc (vedi sottoriportati LINK apribili con Ctrl+Clik ed ALLEGATI vari).
Il 10 Febbraio di ogni anno, come sancito per Legge, dopo penosi tentativi di offuscare questa ed altre Verità per oltre 50 anni, è l’occasione per commemorare in religioso raccoglimento il tragico sacrificio di un’intera etnia lacerata, di innumerevoli vittime (molte delle quali senz’ombra di appartenenza politica !) per mano dei feroci aguzzini rossi di Tito (nonché dittatore dell’ex Yugoslavia, per i molti ignari ) .
Possibile che , solo per prendere l’esempio di Firenze, le Autorità riescano a dare autorizzazioni a contromanifestazioni e nello stesso giorno ?
Possibile non consentire in pace espressioni di cordoglio per un sì enorme misfatto senza voler spargere il seme della zizzania fine a se stesso ?
Per simili occasioni di “versante opposto“ si è mai sentito che vengano concesse contromanifestazioni (che comunque il buon senso riterrebbe sempre assurde )?
Quanto meno, per valutare la differenza abissale con l’Italia, ci sarebbe da ben riflettere sulla significativa prima email allegata che evidenzia come la Germania abbia adottato una soluzione equidistante tra dittature, in applicazione alla risoluzione UE (2^ email), cancellando simboli e toponomastica di riferimento.

Leonida.Laconico@Inbox.Com
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