Frammenti, la rassegna inaugurata con successo da Paola Pitagora, prosegue con il secondo, prestigioso, appuntamento dedicato a Pier Paolo Pasolini, emblema stesso di quell’indisciplina che rappresenta il filo conduttore dell’iniziativa culturale organizzata dal Comune di Falconara Marittima.
Poeta, scrittore, regista e saggista, Pasolini è stato un intellettuale scomodo, un artista ribelle che ha vissuto il suo tempo con passione e coinvolgimento. Comunista e omosessuale, la sua figura inquieta fu perseguitata dalla giustizia e dalla cultura ufficiale, anche quella di sinistra. Di questo ragazzo a vita, che non volle mai diventare adulto, Renzo Paris parlerà questa sera, venerdì 12 novembre alle 21.15, presso la Biblioteca Francescana di Piazza S. Antonio.
Scrittore, giornalista e docente di Letteratura francese all’Università di Viterbo, Paris porterà una testimonianza critica di Pasolini disegnando un ritratto inedito dell’artista friulano, della sua Roma e dei suoi amici, attinto dai ricordi personali.
"Pasolini – racconta Paris – l’ho conosciuto quando lavoravo a Nuovi Argomenti. Lui era condirettore insieme a Moravia. Da allora ci siamo visti numerose volte, fino a una settimana prima dalla morte. Un incontro surreale: era in piazza di Spagna con una sedia Luigi XV in mano. L’ho accompagnato sopra la scalinata, alla sua Alfetta. In quell’occasione mi ha parlato di Petrolio, il suo romanzo… Ho scritto di lui e di Moravia, l’ho anche criticato… Pasolini era legato a un periodo, a un’Italia poetica che non esisteva più. Quando scrisse Affabulazione, un’opera teatrale fra le più belle, mi regalò il dattiloscritto. Racconta la storia di un padre che ammazza il figlio, rendendolo così ragazzo a vita. Come Pasolini…".