Estendere i contenuti e le caratteristiche della legittima difesa non può costituire la risposta ad una crescente preoccupazione sul fronte criminalità e ad una sempre maggiore richiesta di sicurezza. Questa l’opinione del sostituto procuratore Cristina Tedeschini, rappresentante dell’Associazione nazionale magistrati, espressa nel corso di un incontro con imprenditorí e sindaci del comprensorio.A promuovere la serata è stato il Gio, il Gruppo imprenditori ostrensi e della valle Misa e Nevola per discutere sul tema della sicurezza sul terrìtorio."Mi è stata posta la questione della legittima difesa- ha sostenuto il magistrato – a fronte di un mutamento in negativo che viene avvertito nel territorio riguardo al tasso medio dell’ordine pubblico. Negli ultimi anni si è registrato in generale un peggioramento della situazione, provocato da numerosi fattori. Non intendiamo puntare l’indice contro l’incremento di immigrati ma questo rappresenta un elemento di novità rispetto al passato. Questo però non giustifica un’estensione del diritto di legittima difesa come auspicato dallo stesso ministro perché il rischio è di creare un nuovo Far west".Il codice penale detta regole ben precise riguardo alla legittima difesa. Se comprensibile è la preoccupazione per la propria incolumità e per le imprese, reagire ad un malvivente potrebbe significare anche scatenare a sua volta una reazione dalle conseguenze tragiche. La soluzione, al problema non deve venire da un’inasprimento del codice ma dal buon senso e dalla consapevolezza che i referenti esistono già: si tratta dei rappresentantì delle forze dell’ordine. Gli imprenditori, i rappresentanti delle istituzioni e tutte le voci presenti nel territorio devono unirsi nella richiesta di maggiori investimenti sul fronte della sicurezza, sia per quanto riguarda i mezzi, che il personale".Importanti, come hanno sostenuto gli imprenditori, anche la collaborazione con le forze dell’ordine e la segnalazione tempestiva di individui e movimenti sospetti.
di Sandro Galli