Battisti, M5S: “Senigallia, Spiaggia Libera: dall’anno prossimo Rivoluzione!”
"Spiagge libere ormai ridotte sempre più al minimo. Oltre gli stabilimenti balneari ci deve essere per forza qualcosa di altro"

Dalla pubertà all’adolescenza ho sempre frequentato i per me mitici “Bagni Remo”, che erano dove ora c’è lo Scalo Zero. Alla sinistra di quello stabilimento, ce ne era un altro piccolino e poi un bel lembo di spiaggia libera che arrivava fino agli scogli del molo. Ed era sempre pieno di bagnanti.
Nel tempo quel lembo è praticamente scomparso e la spiaggia libera rimasta (soprattutto a Marina Vecchia), a parte una pulizia generale ogni tanto, è abbandonata a sé stessa.
La Spiaggia di Velluto di Senigallia è famosa in tutta Italia e anche in gran parte d’Europa. Gli stabilimenti balneari da anni ormai possono anche fornire determinati tipi di cibo, bibite, oltre che servizi vari. Mentre aspettiamo che i governi nazionali decidano cosa fare della Bolkestein in Italia, io voglio pensare alla spiaggia libera a Senigallia.
Oltre gli stabilimenti balneari ci deve ormai essere per forza qualcosa di altro. Sono ormai 6 milioni gli italiani sotto la soglia di povertà. Non tutti si possono permettere, oltre che di soggiornare in albergo, di spendere soldi per lettini, ombrelloni e quant’altro. Quindi, senza che le due realtà entrino in competizione, come amministratori dobbiamo fare in modo di agevolare la possibilità di stare comodamente in spiaggia anche a chi non si può permettere (o non vuole) pagare uno stabilimento.
Le spiagge libere ormai sono ridotte sempre più al minimo, sempre nei posti peggiori e più scomodi, lasciate senza controlli, pulizia, servizi. Dal prossimo anno cambierà, senza spendere soldi, con pochi accorgimenti. Per iniziare questi sono i primi provvedimenti:
– Includere strutture essenziali nelle spiagge libere: servizi igienici, docce, bidoni per differenziata, zone d’ombra, punti di ristoro con chioschi temporanei.
– Sicurezza: bagnini (ove possibile, vista la carenza), segnaletica chiara, accessibilità per persone con disabilità, vie di emergenza.
– Praticabilità: passerelle o rampe, parcheggi vicini, servizi per bambini e anziani.
– Comfort e tutela ambientale: aree pic-nic, eco-riciclaggio, contenitori per rifiuti.
– Equità: frequenze e prezzi di eventuali servizi accessibili ma non proibitivi, garantendo che anche i residenti a basso reddito possano usufruire.
– Conservazione: spazi dedicati agli habitat naturali, con percorsi pedonali per ridurre l’impatto sull’ecosistema.
Se l’obiettivo è rendere la spiaggia libera funzionale senza snaturarne la natura, si può optare per attrezzature leggere, manutenzione regolare e politiche di utilizzo sostenibile.
E queste prassi di sana e buona convivenza, un Comune che vuole pensare a tutti i suoi cittadini, non può esimersi dal mettere in pratica!
da Paolo Battisti – Movimento 5 Stelle Senigallia – Parte del gruppo territoriale Val Misa


























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