Un grazie di cuore al sindaco, alla giunta comunale per essere stati ricevuti in Comune. Sono molto contenta di questo riconoscimento, che non mi aspettavo e che condivido con tutte le persone che negli anni (un quarto di secolo) sono state con me; mi hanno sopportato, aiutato a far sì che la nostra associazione crescesse in locali (creati da noi in stretta economia). Locali belli, grandi, comodi e dotati di tutto.

 

Veramente avevamo proprio tutto. La nostra associazione, che non ha scopo di lucro, contava 200 soci. Nella sede si ballava tutte le domeniche, si tenevano corsi di ballo, di yoga, ginnastica dolce per anziani; e poi incontri quindicinali con la psicologa, letture, teatro, incontri di gruppo. La nostra associazione nel corso degli anni ha purtroppo perso tanti carissimi soci, ma questo riconoscimento è anche merito loro.

 

Si lavorava anche di notte per far in modo che il giorno dopo fosse tutto perfetto.

 

Anche se per qualcuno che amministrava la città  – e che sedeva nella stessa aula consiliare che ci ha ospitato – la nostra associazione non faceva niente per il prossimo. Così ci venne tolto anche il piccolo contributo che ci avevano  garantito dalla costituzione della associazione, nel Duemila.

 

La nuova giunta insediatasi nel 2020 tramite il sindaco Olivetti venne a vedere la nostra sede e ad incontrarci.il sindaco compresela situazione che affrontavamo del tutto in maniera autonoma, senza finanziamenti.

 

Olivetti promise di aiutarci attraverso un contributo per coprire le spese delle utenze. A noi sarebbe rimasto l’affitto per i locali da pagare.

 

 

Ci siamo disperati ed abbiamo pianto, ma non abbiamo mollato. Grazie al Comitato Uisp che ci ospita gratuitamente nella sede di via Tevere. A noi resta il pagamento delle utenze.

 

Al sindaco ed alla giunta oltre ai ringraziamenti e gli auguri, lanciamo un appello: la vita si è allungata e chiediamo agli amministratori di non lasciarci da soli negli anni più difficili, quando si ha più bisogno di compagnia, di condivisione. La solitudine è l’emarginazione, come sottolineano anche i medici, può provocare conseguenze psicologiche gravi, a partire dalla depressione”