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Passi carrabili: la Provincia di Ancona replica, “l’imposta c’è dal 1999”

L'ente pubblico contro l'Unione consumatori, che "disinforma i cittadini"

logo della Provincia di Ancona

Il canone di occupazione di suolo pubblico (Cosap) non è, come si vuole far intendere, disinformando i cittadini, ‘l’ultima trovata’ della Provincia, bensì un’imposta vigente fin dal 1999, pagata regolarmente da circa diecimila cittadini residenti nel territorio provinciale“.

Non si dimentichi, poi, che secondo il Codice della strada, tutti gli accessi sulle strade pubbliche devono essere autorizzati dall’ente proprietario al fine di verificare se corrispondano a determinate caratteristiche geometriche e di visibilità, finalizzate a eliminare condizioni di pericolo per gli utenti della strada”.

La Provincia di Ancona interviene per fare chiarezza sulla questione della regolarizzazione degli accessi e dei passi carrabili sulle strade provinciali, dopo l’annuncio di una class action contro l’ente da parte dell’Unione nazionale consumatori.

Con la delibera approvata lo scorso dicembre – continua la nota – si è deciso di concedere per un periodo limitato di quattro mesi, cioè dal 1° febbraio al 31 maggio 2013, la possibilità a poche centinaia di utenti di regolarizzare la propria posizione, senza interessi legali e sanzioni amministrative. Si è trattato di un intervento di giustizia fiscale e amministrativa per tutelare quanti hanno sempre pagato puntualmente il canone di servizio, senza colpire indiscriminatamente chi, fino a oggi, ne ha goduto abusivamente. Non a caso, la stragrande maggioranza degli interessati a provveduto a saldare l’importo dovuto entro la data del 31 maggio”.

Anche rispetto alla comunicazione, definita ingannevole dal coordinatore regionale dell’Unione nazionale consumatori, l’ente precisa: “Oltre alla lettera, il provvedimento è stato pubblicizzato dall’ente tramite l’affissione di appositi manifesti”.

Commenti
Solo un commento
e gli altri? 2013-05-29 17:40:00
Ma per tutti coloro che posizionano sui loro cancelli cartelli di divieto di sosta generici, non regolari in quanto non hanno pagato l'imposta, non si può fare niente? I Vigili non potrebbero fare dei controlli e rimuoverli?
Naturalmente la maggior parte degli automobilisti alla ricerca di un parcheggio, vedendo comunque un cartello di divieto di sosta, non lasciano la macchina davanti ai suddetti cancelli..però non è giusto, quantomeno nei confronti di chi paga!
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