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La Provincia di Ancona dà nuove regole sui passi carrabili, il comitato insorge

Caos tra chi si è adeguato e chi cerca informazioni: chieste 5 annualità pregresse di cosap

Soldi, mancati pagamenti: crisi finanziaria e imprenditoriale

Per l’ennesima volta i cittadini sono costretti a tutelarsi da chi in realtà dovrebbe tutelarli. Un ente dovrebbe venire incontro alle necessità della comunità e non imporre assurde tasse, che calpestano la dignità di tutti“. Ad esclamare con forza queste parole sono i rappresentanti del Comitato Libero Accesso Valmusone, sorti contro la tassazione imposta dalla Provincia di Ancona ai privati in possesso di passi carrabili lungo le strade provinciali.

Questo è l’ultimo atto disperato – continuano – di chi sa che è arrivato alla fine di un percorso istituzionale. Non è ammissibile dover pagare cifre astronomiche a chi scomparirà definitivamente. I cittadini sono stanchi di essere trattati come abusivi o evasori, la Provincia deve rimediare il prima possibile“.

logo della Provincia di AnconaL’appello è diretto e molto sentito, ma è solo il primo passo della protesta che nasce da una regolamentazione imposta di fatto lungo le strade provinciali dalla Provincia di Ancona. Regolamentazione a cui i cittadini possono regolarizzarsi attraverso una domanda di definizione agevolata e la ricevuta di versamento pari a cinque annualità pregresse del COSAP, oltre il 2012: in pratica somme tra i 2 e i 7 mila euro. I controlli futuri permetterebbero, secondo le intenzioni dell’ente provinciale, di stilare un bilancio su quanti accessi abusivi ci sono sul territorio.

Alla luce delle richieste mosse dalla Provincia di Ancona, il Comitato cittadino è subito passato alle vie legali, chiedendo l’accesso agli atti e alle previsioni di spesa del personale per le verifiche, oltre alla revoca del Regolamento Concessioni stradali. Finora sono arrivate dalle 3000 alle 4000 lettere di protesta contro questa regolamentazione, senza dimenticare il caos generale tra coloro che hanno già pagato e altri ancora in attesa di sviluppi, come spiega l’avv. Elisa Pellegrini.

Corrado CanafogliaNon si possono chiedere cifre così elevate senza accertamenti concreti“, conclude Corrado Canafoglia, referente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori. “Stiamo chiedendo alla Provincia di fermarsi e di tornare su decisioni affrettate. Ovviamente chi possiede terreni ampi non sempre possiede una mappatura precisa, quindi in questi casi l’autodenuncia potrebbe comportare comunque altre sanzioni penali ingiuste“.

Ulteriori informazioni:
Dott.ssa Paola Tombolini
referente provinciale Ancona:
071.57835 – 347.6109985

Commenti
Ci sono 3 commenti
roberto 2013-05-28 20:54:00
perchè i canoni arretrati? forse si doveva fare controlli già da qualche anno?
NIKOL 2013-05-28 23:11:05
Io devo ancora capire come funziona a Senigallia,xké qualcuno paga e qualcuno no magari mettendo abusivamente il cartello (non a norma)di "passo carrabile",oppure xké su passi identici alcuni hanno in cartello del comune e quindi pagano la tassa ed altri magicamente no..
paolascarpini 2015-01-28 16:33:38
Vorrei informazioni x il pagamento di questocanone
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