Con tutta evidenza, la Vigor ieri era venuta a Fossombrone con l’intenzione di spegnere sul nascere qualsiasi velleità dei padroni di casa. Dunque grande difesa, occhiuta, attenta, aggressiva, e robusto pressing a centrocampo, contro cui il Bikkembergs va a sbattere vanamente per quasi tutto il primo tempo. Quanto a calcare l’area del Fossombrone, per Senigallia neanche a pensarci. Una tattica che stava dando i suoi frutti e che aveva l’unico possibile punto debole, piuttosto prevedibile, nei calci piazzati. E infatti. Fino al 38′ del primo tempo è calma piatta, una di quelle bonacce sonnacchiose che ti fanno cominciare a dubitare di avere buttato via i soldi del biglietto. Poi la fiammata, all’improvviso. Calcio di punzione di Cossa, il pallone finisce in mezzo e Baratterí si esibisce in una chicca tecnica di gran classe: una rovesciata magistrale, che manda il pallone prima a sbattere sul palo interno e poi dentro, oltre la linea di porta. Niente da fare per Moroni (38’p.t.). Partita tutta in salita, adesso, per Senigallia. Venuti per paralizzare i bikkemberghiani sullo zero a zero, a questo punto i vigorini devono cercare la via del gol, e non è una passeggiata. Tanto più che Fossombrone, implacabile e fortunato, trova il raddoppio al quarto d’ora della ripresa. Protagonisti sempre loro, Cossa e Jorge Baratteri. Tiro franco di Cossa, sulla respinta Stefanelli tiene vivo il pallone e poi dà in mezzo, con Baratteri che la butta dentro da due passi come un falco. Il pallone sibila tra palo e portiere e perla Vigor diventa maledettamente dura. I senigalliesi tentano di risalire la china, cambiano le loro pedine, provano a rischiare la via del gol, ma alla fine tutto si rivela inutile. Fossombrone difende il due a zero con ordine e autorità e la partita si spegne piano piano nella nebbia. Come esordio interno del neo allenatore Morganti, non c’è male.

U.B.
da Il Messaggero