Al termine di 40 tiratissimi minuti, la Goldengas Senigallia strappa due punti d’oro al Casalpusterlengo e si conferma come la vera e propria rivelazione del girone A di serie B d’eccellenza. Fatale ai lombardi è stato il tiro libero di Corsini (quello del 65 a 64) segnato quando ancora mancavano 38" al termine.Nei concitati secondi finali infatti, per ben due volte il Casalpusterlengo falliva con Bianchi il canestro della vittoria che, dopo due tentativi andati a vuoto, va questa volta a Senigallia. Ma procediamo con ordine: La Goldengas orfana di Gurini fuori per infortunio si schiera con il solito quintetto: Macchniz, Barantani, Berlati, Pazzi e Panichi. Gli ospiti scendono in campo con Bianchi, Sabbia, N’doja, Binetti e Radovanovic. La partenza per entrambe è letteralmente a razzo: Panichi e Berlati segnano con continuità ma anche dall’altra parte non si scherza.Sabbia segna da tutte le posizioni ed insieme a lui anche il giovane N’doja dimostra di avere mani caldissime. Dopo 4 minuti la Goldengas va sul + 6, 16 a 10 ma non e’ una fuga visto le bombe che Sabbia e Bianchi scagliano con precisione terrificante arrivano quasi sempre a bersaglio. A 3’35" dalla prima sirena, Senigallia conduce 20 a 18.Il primo periodo si chiude con i biancorossi sopra di un punto, 26 a 25. Nel secondo quarto le difese iniziano a carburare e le bocche da fuoco iniziano a perdere qualche colpo. La partita diventa avvincente e si segna con il contagocce. Interi minuti trascorrono senza che la palla entri e con le due squadre in perfetta parità: 29 a 29, 37 a 35, fino al finale di quarto che questa volta è a favore di Casale; 38 a 37. Anche il terzo quarto è sulla falsa riga del secondo e l’equilibrio regna sovrano.Le due squadre ribattono punto su’ punto ma lo faranno anche per tutto il quarto periodo.Ad 1’40" dalla sirena finale il tabellone indica 64 a 64. Saranno 100 secondi lunghissimi che si concluderanno però con la meritata quanto sofferta vittoria biancorossa. Senigallia può festeggiare con i suoi tifosi una splendida vittoria, contro un avversario che non ha mai mollato.
di Giacomo Cicconi Massi
da Il Messaggero