Dopo sei intensi, seguitissimi interventi dedicati all’indisciplina, si conclude "Frammenti", la rassegna culturale del Comune di Falconara Marittima che, questa sera , dà appuntamento nella Biblioteca Francescana della Chiesa di S. Antonio con "Un mito beat: Castelporziano". A suggellare il successo dell’iniziativa sarà dunque una conversazione a tre voci che vede la partecipazione del regista Andrea Andermann, dello scrittore Franco Cordelli e del giornalista Enzo Di Mauro. La serata prende spunto da "Castelporziano Ostia dei poeti", film di Andermann che racconta quanto avvenuto sopra e sotto il palcoscenico eretto sulla spiaggia di Castelporziano, in occasione del "Festival Internazionale dei Poeti". Per questo suo "journal de voyage", in Italia, il regista ha utilizzato come "guida" Pier Paolo Pasolini. Il poeta legge con la sua viva voce alcuni suoi scritti.
Il film racconta la storia di una ragazza venuta dal sud, e di tanti altri ragazzi venuti da tutta Italia a Castelporziano per il "Festival dei Poeti". Si sono ritrovati lì perché, come dice uno di loro: "sentiamo fame per ciò che è espressione dei nostri sentimenti e siamo spinti dalla voglia di comunicare, conoscerci, esprimerci".
"I personaggi del film – dice Andermann – potrebbero apparire frutto di una finzione cinematografica, sono invece presi dalla vita, osservati e raccontati nella quotidianità di quei giorni sulla spiaggia, ma tali da diventare esempi di una condizione più vasta. Un film documento, forse, su una situazione in movimento, su una generazione che dalle periferie avanza verso un luogo ancora imprecisato. E in questo percorso si scontra con tutto e con tutti. Anche un film musicale, che dalla parola negata ad alcuni, gli italiani, arriva alla parola cantata da altri, gli americani. Un racconto sul nostro quotidiano, anche per ricordare, come Pasolini scrive già nel ’43, che: "cantando e non cantando, non so come né quando, qualcosa di umano è finito".
dal Comune di Falconara