Maria Spes Bartoli, la prima fotografa
Anche Senigallia e le Marche, grazie alla figura di Maria Spes Bartoli, sono state presenti alla conferenza conclusiva del progetto nazionale PRIN Fotografiste

Anche Senigallia e le Marche, grazie alla figura di Maria Spes Bartoli, sono state presenti alla conferenza conclusiva del progetto nazionale PRIN Fotografiste.
Pratiche, relazioni, rappresentazioni (1839–1939) tenutasi nei prestigiosi spazi dell’Accademia di Brera a Milano lo scorso 20 e 21 novembre.
Tale progetto nazionale ha investigato negli ultimi tre anni la presenza, le competenze e le reti delle fotografe attive in Italia tra XIX e XX secolo riunendo durante l’appuntamento milanese studiose e studiosi impegnati in diversi progetti internazionali, con l’obiettivo di offrire nuove prospettive d’indagine sulle donne nella storia della fotografia a livello globale. (www.fotografiste.com)
La presentazione dedicata a Maria Spes Bartoli (Senigallia 1888 – Tolentino 1981), a cura di Beatrice Lattanzi, ha evidenziato il passaggio del suo sguardo dal contesto familiare – ricco di significati affettivi, sociali e culturali – a una ricerca più introspettiva, evidente nei numerosi autoritratti in cui la fotografa esplora ruoli, identità e possibilità espressive. Un lavoro di ricerca che ha visto coinvolte diversi studiosi del territorio marchigiano, tra le quali meritano una menzione speciale la storica Vanessa Sabbatini, il ricercatore e storico Gianluca Quaglia e Stefania Corvaja, nipote dell’artista senigalliese Giò Fiorenzi.
I materiali – fotografie, diari, corrispondenze e documenti professionali – sono stati messi generosamente a disposizione dagli eredi della famiglia Bartoli, il cui contributo è stato fondamentale per consentire nel 2023 l’avvio della riscoperta di questa figura con la mostra Maria Spes Bartoli. Prima fotografa, a cura di Simona Guerra, in collaborazione con Vanessa Sabbatini, mostra tenutasi preso il Palazzetto Baviera e realizzata con il patrocinio del Comune di Senigallia.
Successivamente, grazie a una borsa di ricerca della regione Marche, e in collaborazione con l’associazione culturale Confluenze di Senigallia, è stato possibile attuare il riordino e la catalogazione dell’archivio, condotti da Beatrice Lattanzi sotto la supervisione di Simona Guerra – referente dell’Archivio Bartoli.
“La presenza dell’opera della Bartoli a Milano, grazie al lavoro di ricerca condotto dalla dott.ssa Lattanzi, è frutto di un impegno articolato e corale sul recupero delle nostre origini culturali regionali” ha affermato Simona Guerra, referente dell’archivio Bartoli. “Dopo la mostra al Palazzetto Baviera l’archivio ha assistito a un susseguirsi di richieste di consultazione e utilizzo delle sue immagini per pubblicazioni, articoli e conferenze. Questo dimostra il valore e la ricchezza del materiale conservato ma anche l’interesse degli studiosi nel voler conoscere aspetti della storia della fotografia regionale ancora in ombra; interi capitoli spesso legati al lavoro delle donne, di cui si è ancora indagato troppo poco”.
L’intervento della dott.ssa Lattanzi ha ottenuto interesse e ha aperto a nuovi sviluppi di ricerca e divulgazione dell’opera della Bartoli anche fuori dai confini nazionali.
La storia
Maria Spes Bartoli fu la prima fotografa professionista ad aprire un suo atelier nelle Marche, nel 1924.
Nata a Senigallia nel 1888, fu testimone di decisivi capitoli della storia del nostro Paese mentre, con il suo impegno lavorativo ed artistico, contribuì a cambiamenti importanti nel modo di definire la figura femminile all’interno della nostra società.
A Senigallia Maria Spes visse fino ai suoi 16 anni; è qui che realizzò i primi scatti, assieme al padre Beniamino, anch’esso fotografo. Più tardi si trasferì a Tolentino dove continuò il suo impegno in modo professionale.
Pronipote del vescovo di Senigallia Ignazio Bartoli (dal 1880 al 1895) è nata in una famiglia di nobili origini votata dall’arte. Per lei la fotografia fu un mestiere ma anche un modo per conoscersi nel profondo dato che l’archivio conserva numerosi autoritratti di straordinaria bellezza.
Il teatro sarà l’altra presenza importante nella sua vita. Dopo gli esordi a Senigallia insieme al padre, ella fece parte del Circolo Mandolinistico-Filodrammatico di Tolentino e nel dopoguerra della Filodrammatica “A. Parisani” e della sezione filodrammatica del gruppo goliardico “S. Bezzi”.
Con Maria Spes Bartoli la storia della fotografia di Senigallia città della fotografia anticipa l’inizio della propria tradizione dedita all’arte fotografica alla seconda metà dell’800.
Un viaggio fatto di allenamenti, sogni, ostacoli e conquiste, in cui la storia personale e professionale dell’autrice si intreccia con la storia recente dell’Italia, passando per la liberalizzazione femminile e l’evoluzione del fitness e del concetto di benessere.
Da
Simona Guerra


























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