La Lega non accetta lezioni di trasparenza e partecipazione da chi, per anni, ha gestito la città chiudendo i processi decisionali in poche stanze, approvando varianti discutibili e lasciando eredità che tutti i cittadini possono vedere.

L’Arena Italia è solo uno degli esempi più evidenti, ma le pratiche opache e gestite senza chiarezza lasciate dal PD sono molte di più.

Sul Concorso di Idee, il PD continua a raccontare una storia che non esiste: i progetti non sono affatto “spariti”. Sono stati valutati, archiviati e trasmessi agli uffici, come previsto dalla procedura. Ma quel concorso – e questo il PD finge di ignorarlo – non produceva un progetto esecutivo: forniva linee guida, non opere cantierabili. Non poteva certo bloccare la manutenzione dei lungomari per anni.

Il nostro partito, sostenendo la giunta Olivetti, ha scelto la strada della concretezza: intervenire dove serve, subito, migliorando sicurezza, percorsi pedonali, illuminazione e decoro, invece di lasciare tutto fermo per inseguire promesse irrealizzabili, come avvenuto nelle precedenti amministrazioni.

Sul nuovo regolamento di partecipazione attiva, il nostro assessore Elena Campagnolo ha scelto di rivolgersi direttamente ai cittadini per raccogliere osservazioni e contributi reali. Questo perché Le esperienze passate con la minoranza hanno prodotto soltanto rinvii, discussioni infinite e nessuna proposta concreta.

La partecipazione vera si costruisce con chi porta idee e soluzioni, non con chi si limita a criticare senza contribuire.

Per la Lega trasparenza e cooperazione non sono slogan: sono un metodo di lavoro quotidiano, confermato dai fatti e dai risultati che la città può verificare ogni giorno.

da Lega Senigallia