A proposito di trasparenza e condivisione della cura degli spazi pubblici, di cui oggi il sindaco Olivetti e l’assessora Campagnolo si fanno promotori, chiediamo: dove sono andati a finire i progetti del Concorso di Idee indetto dall’assessore Cameruccio nel settembre 2023, ossia più di due anni fa, per la riqualificazione dei lungomari di Senigallia?

In nome della trasparenza e della condivisione, sarebbe stato interessante conoscere le idee dell’architetto vincitore del concorso, magari con una presentazione pubblica alla cittadinanza e una condivisione di obiettivi, come annunciato in un’intervista dallo stesso assessore Cameruccio. A maggior ragione ora che sono stati avviati i lavori sul Lungomare Marconi, 450 metri in cui sarà rifatto asfalto, riqualificato il percorso pedonale e l’illuminazione: un intervento minimale e parziale gestito come sempre senza alcun tipo di progettualità complessiva e temporale.
Nessuno sa in che modo questo intervento possa essere compatibile o conciliabile con quanto emerso dal concorso i cui atti sono rimasti nel cassetto della giunta: nemmeno il sindaco Olivetti se li ricorda, neanche l’assessora Campagnolo che proprio oggi presenta un presunto nuovo modello di rapporto tra amministrazione e cittadinanza. O forse se li ricordano quando fa comodo, ossia in campagna elettorale.
Bisognerebbe ricordare anche, in nome della stessa millantata trasparenza, che sono stati dimenticati anche i soldi usciti dalle casse comunali per finanziare il suddetto Concorso di Idee per i 14 km di lungomare di Senigallia: circa 90.000 euro.
Crediamo che, in nome della condivisione e della trasparenza, queste incongruenze stridenti debbano essere evidenziate alla cittadinanza. La cooperazione e responsabilità condivisa sulla collettività della città vanno applicati sempre, non a singhiozzo, non quando fa comodo.