Era da poco terminato il concerto di Tullio De Piscopo al Teatro La Fenice di Senigallia, data di apertura della stagione 2025/26 di Senigallia Concerti, quando Simone Luchetti, appena “travolto” da un vulcano di ritmo, memoria e verità, ha incontrato e intervistato il cantante e batterista partenopeo nel backstage.

Qualche domanda molto informale, diretta, dandosi del tu come amici di vecchia data… E Tullio De Piscopo che si lascia andare senza filtri ai suoi ricordi d’infanzia, la famiglia, i fratelli, i genitori e le mille preoccupazioni che arrivavano fino a un bambino di 10 anni che già allora trovava la sua ispirazione e la sua determinazione a diventare uno dei più grandi musicisti della scena contemporanea.

Poche battute, ma di grande impatto emotivo, che dall’infanzia corrono fino ai giorni nostri, sul palco con una band di giovani musicisti che devono a loro volta diventare famiglia e amalgamarsi con De Piscopo per sprigionare quell’energia che lui cerca e pretende sul palco.

E poi fuori, nel foyer del Teatro La Fenice, dove i fan lo aspettano per una foto, un autografo sulla pelle di una batteria, un applauso ancora, da tributare a un grande artista, che annulla le distanze col suo pubblico, grazie alla sua spontaneità e alla sua musica.