La Vigor Senigallia ferma l’Ancona e ha pure qualche rimpianto
Alonzi non trasforma un rigore, finisce 0-0

ANCONA-VIGOR SENIGALLIA 0-0
ANCONA: Salvati, De Luca, Bonaccorsi, Petito, Calisto (23′ st Sperandeo), Gerbaudo, Gelonese, Pecci (26′ st Babbi), Meola (18′ st Attasi), Cericola, Kouko. All. Maurizi.
VIGOR SENIGALLIA: Novelli, De Marco, Tomba, Magi Galluzzi, Parrinello (13′ st Beu), Pandolfi, Gambini, Tonelli, Caprari (41′ st Milli), Braconi (32′ st Balleello), Alonzi. All. Clementi.
ARBITRO: Michele Piccolo.
NOTE: Rigore sbagliato Alonzi (V) al 7′ pt.
ANCONA – La Vigor Senigallia riparte da un pareggio prezioso sul campo dell’Ancona e inaugura con un buon sorriso il terzo mandato di Aldo Clementi. Il tecnico è stato accolto da uno striscione emozionante e da un entusiasmo che ha abbracciato tutta la squadra.
Lo 0-0 del Del Conero è un risultato importante per il valore dell’avversario e per il momento dei rossoblu. Ma c’è inevitabilmente quel “ma…” figlio delle occasioni create e soprattutto del rigore fallito nella prima parte di gara. È proprio Alonzi ad avere la chance più grande: dal dischetto trova la risposta di Salvati, bravo a intuire e deviare.
La Vigor però non si abbatte e gioca con coraggio. La difesa tiene bene, in mezzo lavorano tutti con grande intensitò, mentre là davanti Caprari e Braconi mantengono costante pericolosità nelle ripartenze con Alonzi sempre pronto come sponda. L’Ancona si rende viva con qualche tiro dalla distanza, ma Novelli risponde sempre presente.
Nella ripresa Clementi inserisce energie fresche mantiene solidità. Da sottolineare la prima (buona) prova da titolare di Parrinello, al rientro dall’infortunio di questa estate, e qualche minuto per Milli (come Parrinello…), oltre a una mezz’oretta di sostanza per Beu, poco impiegato fino ad oggi. Nel finale la Vigor resta lucida, controlla e prova anche a vincerla, ma manca un paio di occasioni importanti. Di certo, conferma fino all’ultimo istante una bella solidità.
Il punto ottenuto a casa di una delle squadre più attrezzate del girone rappresenta un segnale forte: la Vigor c’è, lotta e crea. E se il rigore sbagliato lascia quella lieve sensazione di “occasione mancata”, il nuovo corso firmato Clementi riparte comunque con passo deciso e con la fiducia di una piazza che lo ha riabbracciato come uno di famiglia.


























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