“Festeggiamenti Rotonda a Mare sottotono: serve una riflessione su immagine turistica”
Pagani (Vola Senigallia): "Città trascinata in quell'indistinto mondo di centro balneare che puoi trovare qui ma anche altrove"

Lo scorso fine settimana ci sono stati i festeggiamenti per i 92 anni della nostra Rotonda a mare, simbolo storico e turistico della nostra città.
Negli anni passati la Festa della Rotonda era vissuta come un grande evento, dal tramonto all’alba, tra spettacoli suggestivi, musica con artisti internazionali e la magia dei fuochi d’artificio: un’occasione apprezzata e partecipata da un gran numero cittadini senigalliesi e turisti che riempivano bar e ristoranti del lungomare del centro storico.
Quest’anno i festeggiamenti per la nostra Rotonda sono sembrati, a me e a molti altri, abbastanza sottotono. E penso sia legittimo chiedersi il perché un momento di festa così sentito, che è stato per anni anche un evento di promozione della nostra città (attraverso una sua unicità), non debba più godere di una attenzione particolare da parte di chi è al governo di Senigallia.
Solo per la cronaca e per rinfrescare la memoria, vorrei ricordare che nel 2006, la Rotonda a Mare, appena ristrutturata, fu inaugurata con uno spettacolo appositamente allestito dalla Compagnia Festi che, nello stesso anno, aveva curato l’evento di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino.
Sulla scorta di questo esempio penso sia davvero giunto il momento di aprire una riflessione sul reale profilo di immagine turistica della nostra città che è stato scelto in questi ultimi cinque anni dall’Amministrazione Olivetti e dalla Assessora al turismo Simona Romagnoli.
L’amministrazione comunale spende elevate somme per le iniziative più diverse (di cui spesso si fa fatica a intuire la logica): solo per fare un paio di esempi basti pensare ai circa 100 mila euro per il Festival del Fado, svoltosi dal 2021 al 2024 e poi all’improvviso scomparso, oppure ai 122 mila euro per il “Bobo Vieri Padel” di quest’anno.
Al contrario alcune iniziative culturali, come il Festival del Giallo, che ospita scrittori di spessore e negli anni è andato sempre più affermandosi richiamando pubblico e conquistando anche le pagine della stampa nazionale, ricevono ogni anno sempre meno fondi, e continuano ad essere a rischio di taglio.
A mio parere in questo quinquennio, ma anche in questo caso la sensazione non è solo mia, Senigallia è stata trascinata in quell’indistinto mondo di centro balneare che puoi trovare qui ma anche su tantissime cittadine affacciate sia sull’Adriatico che sul Tirreno. Si fanno magari ancora numeri importanti a livello di presenze turistiche, ma non si guarda al futuro, non si esprime una programmazione supportata da una visione. Insomma, si vive alla giornata, facendo quello che va più di moda.
Negli anni passati credo si sia molto lavorato sul piano della comunicazione per far conoscere Senigallia non solamente come “spiaggia di velluto” ma come una bella cittadina, un luogo speciale al centro della costa adriatica che, rispetto a centinaia di centri più o meno grandi, non offriva solo una bella spiaggia ma tanti eventi diversi che la facevano scegliere per le proprie vacanze al mare.
In quegli anni Senigallia, in anticipo rispetto a molti altri centri turistici, ha investito sugli eventi come destinazione turistica: era l’evento che faceva scegliere la nostra città. Oggi sembra una cosa banale ma più di venti anni fa non era affatto così. E, proprio lavorando su questa linea strategica, le amministrazioni comunali di allora investirono su Pane Nostrum, sul Summer Jamboree, sulla Notte della Rotonda, sul CaterRaduno e su X-Masters.
Senigallia in quegli anni era sulle pagine di tutta la stampa nazionale anche perché la Rotonda ospitava una mostra di Michelangelo Pistoletto o perché era possibile degustare le proposte esclusive di Mauro Uliassi o di Moreno Cedroni. Poi l’esplosivo successo del Summer Jamboree, che per anni ha focalizzato l’attenzione non solo nazionale sulla nostra città, e poi l’arrivo del CaterRaduno che, piaccia o meno, ha fatto fare per molti anni numeri importanti a tante nostre strutture ricettive nell’ultima settimana di giugno.
Oggi invece, quale immagine identitaria e turistica, vogliamo veicolare ai nostri potenziali turisti?
da Stefania Pagani – Vola Senigallia

























Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!