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La sinistra sull’esito del referendum

Opinione e bilancio sull'esito

referendum, elezioni, votazioni

Ci corre l’obbligo anche se tardivo, di fare una riflessione sull’esito dell’ultima tornata referendaria del 8/9 giugno.


Dico subito che possiamo trarne, per la sinistra, delle indicazioni positive, nel territorio della Valle Misa-Nevola.
Il confronto viene fatto tra i voti positivi che ha raggiunto il primo quesito “STOP AI LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI” e i voti avuti dalla sinistra alle ultime lezioni politiche del 2022, nei nove comuni della Valle.

Da subito salta evidente l’ottimo risultato della sinistra a Corinaldo +25, 71%, poi di Ostra con il 16,53 %, segue Senigallia con il14,15% ed ultima Serra de Conti con 3,7% . Comunque nessuno dei nove comuni ha perso voti; nonostante il clima di scetticismo diffuso e una campagna di boicottaggio che ha tolto empatia alla competizione.

Ripeto è una indicazione positiva, visto anche il tasso di partecipazione alla consultazione in Provincia di Ancona che ha raggiunto quasi il 36% degli aventi diritto, un dato rilevante considerando che circa un terzo dell’elettorato italiano è ormai strutturalmente astensionista.

Questo dimostra una capacità significativa di mobilitazione e compattezza, svolto dal Comitato Referendario sorretto dalla CGIL e dallo SPI CGIL della zona, soprattutto in un momento storico caratterizzato da frammentazione e sfiducia generale

Il referendum ha avuto anche l’effetto di riattivare una relazione positiva con il mondo del lavoro, affrontando temi come la precarietà, i diritti e la sicurezza. Questi argomenti sono presenti anche nel nostro territorio da tempo noi di Alleanza Verdi Sinistra osserviamo una contrazione nel numero delle assunzioni (18.099 avviamenti nel 2024, 18.898 nel 2023, 18.976 nel 2022), ma soprattutto, ancora una volta di un mercato del lavoro sempre più precario.

Nel 2024 i contratti a tempo indeterminato sono stati 1.156 (pari al 6,4% del totale assunzioni) contro i 1.269 del 2023 e i 1.438 del 2.022). In termini percentuali si tratta di una contrazione del -9,8% sul 2023 e addirittura del -24,4 %rispetto al 2022.

Di contro, sempre nella Valle Misa-Nevola, il lavoro a chiamata, e cioè la forma di lavoro più precaria ad oggi esistente, continua crescere: 3.105 assunzioni nel 2024, contro le 2.973 del 2023 e le 2.969 del 2022.

A tutto ciò ricordiamo che l’economia di Senigallia si fonda soprattutto sul settore turismo e quindi su quel lavoro stagionale che, come giustamente rilevato dalla Cisl Marche, si caratterizza per condizioni lavorative inaccettabili: retribuzioni particolarmente basse, orari insostenibili, assenza di giorni di riposo garantiti, lavori oltre il tempo pieno camuffati da part time, nessuna prospettiva di crescita professionale.

In definitiva, il referendum ha rappresentato una buona prova per la sinistra, mostrando una ritrovata sintonia politica con il proprio elettorato su temi di grande importanza simbolica. Al contempo ha dimostrato che la destra non può essere considerata una maggioranza indiscussa nel Paese.

È un segnale che se adeguatamente interpretato, dai partiti, può offrire una base solida per un’azione politica futura capace di rispondere alle esigenze di un elettorato sempre più in cerca di risposte e rappresentanza.

Allegati

Diritti al Futuro
Pubblicato Martedì 24 giugno, 2025 
alle ore 10:28
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