10.000 firme vs il Marchese del Grillo
Campanile: "Consegnate in Comune le firme contro ponte Garibaldi. Ora il Sindaco che farà?"

Il Presidente della Regione Acquaroli era stato chiaro, chiarissimo in occasione del Consiglio Grande di Senigallia per discutere del nuovo Ponte a Brugola. Se il Sindaco o i senigalliesi glielo avessero chiesto avrebbe bloccato i lavori.
Bene, i promotori della raccolta di firme contro la costruzione del Ponte a Brugola hanno consegnato formalmente le 10.000 firme dichiarate in Comune. Verrebbe da dire “consegnate al Sindaco” ma il Primo Cittadino ha fissato prima l’appuntamento per poi disdirlo. Se erano sopraggiunti impegni improrogabili (quando la coincidenza ci mette lo zampino…) avrebbe potuto incaricare il Vice-Sindaco se non l’Assessore ai Lavori Pubblici o all’Urbanistica. Non lo ha fatto.
Tanto bene hanno fatto i promotori a non rinviare l’incontro e a consegnare le firme comunque quanto penoso è stato il comunicato successivo del Sindaco, tipico più di chi cerca una scusa che di una persona che guarda alla sostanza delle cose. Che Lion fosse da solo o in compagnia (le firme sono state raccolte da una marea di associazioni culturali e ambientaliste nonché di autorevolissimi professionisti) non è importante: non si trattava di un confronto/discussione ma solo di un atto formale di consegna. Avere testimoni è sempre saggio in queste circostanze.
Che farà ora il Sindaco? Informerà Acquaroli? Gli chiederà un incontro per consegnare il plico? Oppure non prenderà nessuna decisione?
Che farà ora Acquaroli? Dirà che è tardi (di queste firme se ne parla da mesi), che non sono state controfirmate da un notaio, che l’appalto è partito?
Qui non si tratta di destra contro sinistra. Innanzitutto perché i promotori sono Associazioni ambientaliste e poi perché un partito importante dell’Amministrazione Olivetti (maggioranza dunque) ha depositato una propria iniziativa politica che va nella stessa direzione: fermatevi e non fate il Ponte a Brugola.
Ormai le ragioni a favore dello stop sono state sviscerate in ogni aspetto mentre quelle contrarie tante sono poche ed evanescenti quanto scarsi sono i sostenitori. Il problema non è (non lo è mai stato) tecnico ma solo politico, di come si governa un territorio in nome e per conto dei cittadini. E allora viene alla mente un fortunatissimo film con Alberto Sordi ambientato nella Roma papalina il cui protagonista principale Marchese del Grillo, rivolto al “popolani” pronunciava la celebre la battuta: “Io so Io e Voi non siete…”.
Gennaro Campanile
Consigliere Comune Senigallia
AmoSenigallia


























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