Risarcita promessa sposa di militare internato da nazisti. Paradisi: “Sentenza storica”. VIDEO
Germania condannata a pagare 55mila euro per le sofferenze subite dal senigalliese Silvio Servizi, deportato nel 1943

Una sentenza definita “storica” dall’avvocato Roberto Paradisi ha riconosciuto un risarcimento di 55mila euro alla famiglia di Silvio Servizi, militare senigalliese internato dai nazisti tra il 1943 e il 1945.
Il ricorso era stato presentato nel 2023 da Bice Bartolini, promessa sposa di Servizi, che lo attese durante la guerra e lo sposò al suo ritorno. Bice è deceduta nel 2024, ma il Tribunale di Roma ha comunque accolto la richiesta, condannando la Germania al pagamento.
La sentenza ha un valore giuridico rilevante: per la prima volta viene riconosciuto un risarcimento non solo per le violenze subite da un internato militare italiano, ma anche alla persona che all’epoca non era ancora coniuge, bensì legata da un vincolo affettivo.
Silvio Servizi fu catturato in Dalmazia dopo l’8 settembre 1943 e detenuto due anni in condizioni disumane in un campo tedesco fino al 5 settembre 1945.
Fece ritorno a casa alcuni giorni dopo, si ricongiunse coi suoi cari e con l’amata Bice e visse a Senigallia fino all’età di 74 anni, nel 1988.
“Impossibile dimenticare i racconti di mio nonno. Durante la prigionia aveva perso 20 chili”, afferma Silvia Rotatori, nipote della coppia.
“È un riconoscimento di giustizia, anche se tardiva, e memoria”, commenta Paradisi.
Video di Alberto Olivieri
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