Abbiamo sempre contribuito ad addobbare l’albero natalizio cittadino e il presepe. Certo, dopo le vette raggiunte con il “Giuseppe effeminato” è difficile restare seri, ma ci proviamo.

Abbiamo posizionato dei treppiedi con domande precise rivolte alla Giunta Olivetti e all’ERP.

Attorno all’albero, i primi due cartelli riportano l’elenco delle case popolari sfitte e ancora colpevolmente non assegnate dai servizi sociali.

A Fratelli d’Italia e alla maggioranza chiediamo spiegazioni pubbliche, chiare e trasparenti sul motivo per cui un diritto fondamentale come la casa resti bloccato nelle graduatorie.

Attorno al presepe, gli altri due cartelli accusano l’ERP di abdicare alle proprie funzioni, in particolare per quanto riguarda la manutenzione degli alloggi.

Famiglie con bambini, anziani e disabili vivono in case umide, piene di muffa, spesso senza riscaldamento e acqua calda. Una situazione intollerabile, alla quale si lega il costo inaccettabile delle bollette del riscaldamento centralizzato e delle spese condominiali, che superano di gran lunga i prezzi di mercato. Si crea così un paradosso: gli inquilini delle case popolari pagano, giustamente, affitti bassi, ma poi devono sostenere spese più elevate di chi possiede un’abitazione di proprietà.

Il percorso che come Arvultùra, insieme al sindacato SUNIA, stiamo costruendo mira a rompere l’isolamento degli inquilini e a dar vita a una forza collettiva in grado di rivendicare i propri diritti.