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“Unione dei Comuni: si parte dai servizi sociali, ma l’obiettivo è smantellare”

Maurizio Mangialardi: "Solo insieme possiamo costruire servizi più forti, politiche più efficaci, un futuro più giusto"

Maurizio Mangialardi

Le scelte politiche si capiscono dai segnali. E il segnale che arriva oggi dalle parole dell’assessora Cinzia Petetta è forte e chiaro: riportare i servizi sociali dell’Unione dei Comuni a Senigallia non è solo una questione logistica, è una decisione politica ben precisa.

Non è (ancora) la chiusura formale dell’Unione “Le Terre della Marca Senone”, ma è l’inizio di un percorso che porta a svuotarla, a isolarla, a renderla irrilevante.

E poiché tutto è partito proprio dal settore sociale — uno dei più delicati e strategici per il benessere delle persone — è evidente che il rischio riguarda l’intero impianto dell’Unione: i progetti, i finanziamenti, la collaborazione tra territori.

Quel progetto — avviato anni fa con visione e lungimiranza — puntava a unire i Comuni della Valle del Misa e del Nevola per dare più forza alle nostre politiche locali.

Non era burocrazia: era capacità di progettare insieme, ottenere risorse, condividere servizi, rispondere in modo coordinato ai bisogni di chi vive queste comunità.

Ma c’era di più: quell’Unione era anche un modo concreto per valorizzare le aree interne, rafforzando il loro legame con la costa, superando l’isolamento e favorendo uno sviluppo territoriale armonico e solidale.

Solo insieme, costa ed entroterra, possiamo essere competitivi, attrattivi, resilienti.

Quando ero Sindaco di Senigallia ho lavorato, pur tra mille difficoltà, per costruire e rafforzare quell’Unione. E non mi riferisco a un’idea astratta: parlo di risultati concreti. Progetti finanziati, sinergie tra enti, soluzioni comuni a problemi reali.

Con questa scelta, però, Senigallia si isola. E con lei si indebolisce l’intera vallata. Si abbandona una logica di area vasta e di coesione, per tornare a una visione frammentata e autoreferenziale.

È questo il futuro che vogliamo?

Un territorio che rinuncia a cooperare e si ripiega su se stesso?

Io continuo a credere in un’altra direzione, quella della collaborazione, della rete, dell’unità tra comuni.

Perché solo insieme possiamo costruire servizi più forti, politiche più efficaci, un futuro più giusto.

 

da: Maurizio Mangialardi

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