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“In via Capanna a Senigallia ci sono 84 condomini in difficoltà”

Paolo Battisti del Movimento 5 Stelle richiama l'attenzione su un edificio Erap "su cui per 35 anni si è fatto poco o nulla"

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Dopo aver ‘denunciato’ lo stato precario in cui versava il condominio di edilizia popolare in via Monteverdi 16, abbiamo constatato, grazie anche a tutta la stampa che se ne è occupata, che l’Erap si è subito mossa per risolvere gli enormi problemi di quel condominio.

Gli edifici popolari sono comunque costruiti con i soldi di tutti e non devono essere lasciati andare in malora.

In via Capanna, tra via E. Kant e via B. Croce, nel 1991 è stato costruito un grande edificio di edilizia popolare dove abitano ben 84 famiglie. Gli alloggi sono stati assegnati secondo la graduatoria allora vigente. Dal 1991 sono passati ben 35 anni e in questo edificio, dal punto di vista della manutenzione ordinaria e straordinaria, è stato fatto poco o nulla.

I problemi sono molteplici e, ogni anno che passa, diventano sempre più difficili da gestire e soprattutto da risolvere. Negli appartamenti situati all’ultimo piano in inverno si creano enormi chiazze di muffa e umidità (e in alcuni alloggi addirittura infiltrazioni), forse dovuti anche ai materiali scadenti usati all’epoca per la costruzione, oltre che alla mancata manutenzione del tetto, che dopo oltre tre decenni è ormai da ristrutturare. I muri dell’edificio sono così intrisi di acqua che hanno cambiato colore. Le colonne portanti esterne del palazzo si stanno sgretolando e hanno crepe che si allargano sempre di più e, quando piove, ci si infiltra l’acqua. 

Dopo l’alluvione del 2014 si è creato un affossamento in fondo alle scale esterne che cede sempre di più sembra ci sia un vuoto sotto la pavimentazione.
  
Purtroppo si sta mandando in rovina quello che è stato edificato con denaro pubblico, con i soldi di tutti i contribuenti.
Chi abita in questi appartamenti paga comunque un affitto, e ha tutto il diritto di vivere in un alloggio salubre e di condurre una vita dignitosa in alloggi che non stiano cadendo a pezzi. Si chiede all’Erap di rispettare quello che è stato firmato nel contratto di assegnazione agli artt. 8 e 9 che citano rispettivamente “Nessuna miglioria innovazione o modifica può essere fatta dall’assegnatario” e “l’Ente gestore potrà eseguire innovazioni, migliorie, lavori, impianti, e riparazioni anche senza carattere di urgenza”. La situazione esterna degli edifici è visibilmente precaria: i muri in alcun punti hanno subito un deterioramento importante che ci preoccupa molto.

E quello che non riesco a capire come possano non tenere conto delle segnalazioni dei residenti circa l’ammaloramento di una proprietà pubblica. 
 
Negli anni sono state inviate decine e decine di pec e altrettante mail, e da quello che mi segnalano i cittadini, non hanno mai ricevuto risposta. E ora, come è successo in finalmente in via Monteverdi 16, che chi di dovere (Erap e in seconda battuta il Comune), vada a risolvere almeno i problemi più urgenti.

Il Civico 68 di via Capanna…

Al civico 68 di via Capanna da ben dieci anni, era il 2014, i condomini sollecitano l’installazione di una nuova porta antincendio che dal garage condominiale porta alle scale interne (divelta dall’alluvione dello stesso anno) ma a tutt’oggi nessun intervento è stato fatto. E questo è molto grave perché mette a rischio l’incolumità delle persone.

Una decina di anni fa l’Erap ha dato incarico ad una ditta per dei lavori per una perdita di acqua, finiti i lavori hanno lasciato un buco nel soffitto delle scale esterne che non è stato mai chiuso, nel garage condominiale per riparare delle perdite d’acqua sono state forate le colonne portanti dell’edificio per farci passare dei tubi, il garage è invaso di tubazioni e fori mai chiusi.

Il garage si allaga ogni volta che piove perché c’è una fognatura nella strada che deve essersi rotta e, invece di portare via l’acqua, la convoglia nel garage. Sempre nel garage condominiale ci piove dentro dal soffitto. Qualcuno, Comune o Erap, deve farsi carico di controllare la fognatura.

Un signore portatore di handicap, che ha una carrozzina a motore, quando piove non può uscire dal palazzo perché la rampa si riempie di acqua e, ogni volta che piove, la carrozzina rischia di essere sommersa.

È stato avvisato l’Erap con diverse Pec, alle quali non ha mai risposto, che nel garage condominiale da parte di un condomino è stata depositata una grande quantità di materiale infiammabile (che non si può depositare secondo istruzioni dello stesso Erap). E’ stato fatto un sopralluogo da un tecnico Erap circa due mesi fa ma da allora non è stato preso nessun provvedimento (ricordo che manca la porta tagliafuoco).

Gli inquilini si chiedono come possa l’ente far deteriorare in tal modo gli immobili, ben sapendo che per il recupero servirà sempre più denaro, perché ormai dopo oltre trenta anni di inerzia il danno ogni giorno che passa diventa sempre più ingente.

Paolo Battisti (Movimento 5 Stelle Senigallia – Parte del gruppo territoriale Val Misa)

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