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Angeletti e Piazzai: “Disastro Sanità”

I consiglieri PD: "Dove sono finite le promesse di Olivetti quando presiedeva il Comitato? Facili i proclami quando non si governa"

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Riccardo Pizzi, Massimo Olivetti, Silvano Cingolani Frulla

Sono passati quasi tre anni dall’insediamento della destra in comune e in regione e siamo stati trepidanti in attesa di accogliere gli straordinari interventi per migliorare la sanità senigalliese.

Dall’inizio dell’attività del Comitato cittadino per l’ospedale, con allora presidente l’attuale sindaco Olivetti, vi è stato un martellamento sulla volontà della sinistra al governo di declassare e smantellare l’ospedale di Senigallia (non si capisce con quale tornaconto). Addirittura si prendeva a modello l’azione del sindaco di Pergola Baldelli, attuale assessore regionale, come paladino della difesa dell’ospedale.

Come non ricordare i proclami dell’allora candidato sindaco su quanto avrebbero fatto se fossero stati eletti per far risorgere il nostro ospedale. UTIC, ripristino dei nove primari, risoluzione delle liste d’attesa, rafforzamento della strumentazione in dotazione all’ospedale, creazione di centri di eccellenza, stabilizzazione del personale, e via dicendo, rafforzando quella idea di sanità ospedalocentrica tanto cara alla destra regionale (ma in contrasto con l’azione del governo nazionale).

Ebbene, dopo quasi 3 anni i primari mancanti sono aumentati, l’UTIC è sempre in bilico, le liste d’attesa sono un dato così consolidato che i poveri pazienti oramai si rivolgono direttamente al privato, la strumentazione è sempre la stessa e spesso obsoleta e i disservizi sono sempre più drammatici con un Pronto Soccorso oramai alla disperazione, nonostante la professionalità e l’impegno del personale medico ed infermieristico che fanno veramente i salti mortali per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini. E cosa dire della fuga di professionisti? In questi 3 anni si è assistito ad una vera trasmigrazione di medici ed infermieri non solo verso il privato, ma anche verso altre strutture pubbliche più affidabili e professionalmente gratificanti. Se si chiama il CUP è imbarazzante, sentire quei poveri operatori che mestamente sono costretti a dire che non è possibile prenotare o che c’è posto ad Ascoli o Urbino.

Dove sono finite le promesse del sindaco all’epoca presidente del Comitato? Come poi non restare stupiti che prima tutta la responsabilità era dei politici di sinistra, che dovevano andare via perché incapaci, mentre ora all’improvviso si sono resi conto che il sindaco non ha potere decisionale sulla sanità e la responsabilità, audite audite, è dei dirigenti che devono andare via, mentre Sindaco, Assessore, Governatore che li hanno nominati sono impeccabili.

È molto facile fare proclami quando non si governa e fare promesse roboanti, ma gestire i processi e le complessità è un’altra cosa. Bisogna fare i conti con i tetti di spesa, con le leggi nazionali che regolano la sanità, con la carenza di personale e, soprattutto, ci vuole competenza per gestire una realtà che assorbe il 70 % del bilancio regionale. Non ci si improvvisa da un giorno all’altro gestori di un servizio così importante e complesso. E questa superficialità arrogante sta dando i suoi risultati, con un sistema pubblico oramai allo sfascio ed un privato sempre più forte ed aggressivo. Ma, sarà solo incapacità a gestire o sarà tutto programmato? A pensare male si fa peccato, ma non si va lontano dal vero.

Dott.ssa Margherita Angeletti
Dott. Rodolfo Piazzai

Commenti
Ci sono 2 commenti
favi umberto 2023-06-15 08:33:09
Questi sono più incapaci degli incapaci di prima. Per fortuna mancano solo due anni e passano presto. Mai più un voto a costoro, mai più!!!!!
octagon 2023-06-18 10:25:44
Lo stesso discorso a livello nazionale, dove la pesciarola urlatrice segue passo-passo quello che avrebbe dovuto fare Draghi, ora i fascistelli tutti zitti, non si vedono più post nei loro profili di sbarchi, di accise, di tasse, di sanità allo stremo, di mascherine e non per ultimo dello stato di emergenza. A livello locale tutto è peggiorato ma non di poco, partendo proprio dalla sanità con medici presi dalle cooperative e strapagati a peso d'oro, guadagnano cifre in un solo giorno che un operaio deve lavorare UN MESE! Il laboratorio analisi con lo smantellamento dei totem pagati di tasca nostra! Il tutto nonostante abbiano a favore Regione e stato, sono stati in grado di proclamare 7 giorni di lutto alla camera e senato, per poi ritirarlo visto il mormorio sul web.
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