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Il saluto di Claudio Moroni, dopo venticinque anni di presidenza alla Pallacanestro Senigallia.

Moroni: "Ora si volta pagina, ma sono convinto che solo con una buona conoscenza della storia si possa costruirne una migliore"

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Moroni Claudio

Venticinque anni di presidenza: se non è un record, sicuramente qualcosa di estremamente longevo. Il nome di Claudio Moroni, che ha “passato la mano” nei giorni scorsi al vertice della Pallacanestro Senigallia, si lega in maniera indissolubile alla storia della società senigalliese. Dopo un primo biennio – dal 1990 al ’92 – alla guida societaria, Moroni è stato nominato nuovamente Presidente nel 1998 fino al passaggio di pochi giorni fa: un totale dunque di venticinque anni, nei quali le soddisfazioni, non solo sportive, non sono certo mancate. Dalle tre promozioni praticamente consecutive, dalla C2 alla B, ad inizio anni 2000, fino ai playoff quasi costantemente centrati in tutti questi anni di terza serie nazionale.

“In questi giorni – commenta Claudio Moroni – mi sono arrivate attestazioni di stima da tante persone, dai rappresentanti istituzionali della Fip fino ai tifosi. Sento quindi il dovere di ringraziare tutti quanti mi hanno salutato con affetto, spesso ricordando i tanti successi sportivi conquistati in questi anni. Dei quali sono orgoglioso, indubbiamente, ma ancora di più di aver creato una struttura che ha fatto sentire a casa sua, chiunque arrivasse a Senigallia.
Mi sento inoltre in dovere di condividere gli eccellenti risultati ottenuti con tutti quanti hanno portato il proprio mattoncino, ma mi corre l’obbligo di ricordare delle figure fondamentali: alcuni non ci sono più, come Fulvio Ciarloni che ha dedicato tutta la vita alla Pallacanestro Senigallia, e come Stefano Catalani, che ha dato una svolta impressionante al nostro settore giovanile portandolo a livelli di eccellenza.

Un ruolo straordinario lo ha poi giocato Giuliano De Minicis, autentico regista della comunicazione e straordinario interprete dell’identità societaria, anche attraverso progetti carichi di significato ed indimenticabili, come la partita con i ragazzi del Santo Stefano campioni di basket in carrozzina, o come le poesie lette all’intervallo di un derby da Giorgio Ponzio, iniziativa che ci ha portato nei tg nazionali, o anche come l’istituzione dello sponsor etico con l’Associazione Oncologica Senigalliese e con La Fondazione Balducci Rossi, prima società a compiere questo passo importante.

Tornando al campo, ci sono altri due elementi fondamentali nella costruzione di un successo ultraventennale e che lo saranno anche in futuro: Umberto Badioli, prima da allenatore e poi da direttore tecnico, e Federico Ligi che sono felice sia tornato quest’anno a Senigallia. Ma più in generale, sono state veramente tante le persone che hanno contribuito a portare il nome di Senigallia in tutta Italia, sempre con l’apprezzamento da parte di tutti. Ora si volta pagina, ma sono convinto che solo con una buona conoscenza della storia si possa costruirne una migliore.
Coloro che hanno preso il testimone saranno capaci di farlo. Ancora grazie a tutti!

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