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“Risposte non esaurienti su amianto”. Esposto rivolto all’Asur Area Vasta 2

L'Ala si rivolge alla Procura della Repubblica di Ancona. "Azione per tutelare salute cittadini"

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Esposto ALA Senigallia contro Asur Area Vasta 2

L’attività dell’ALA, quella pura, quella fatta di segnalazioni sulla presenza di amianto a Senigallia e dintorni, è cresciuta tantissimo. E ciò avviene perché aumentano in continuazione le persone che si rivolgono all’associazione per evidenziare la presenza di amianto.

Presenza, in alcune circostanze, impossibile da non notare!

Eppure spesso, le richieste di aiuto arrivano in forma anonima, attraverso lettere consegnate manualmente nella cassetta della posta dell’ALA.

Segno che l’amianto fa paura e che bisogna lavorare assieme per combattere contro questo killer che, nel corso degli anni, ha ucciso a Senigallia centinaia di persone.

Ma lavorare assieme e lottare contro l’amianto che significa?

Secondo il sottoscritto, significa combattere con tutti i mezzi per garantire il rispetto della tutela della salute dei cittadini.

E questo, anche e soprattutto quando l’impresa sembra irraggiungibile.

A riguardo, a seguito di richieste che purtroppo non hanno espresso risposte esaurienti, l’ALA ha presentato un esposto ai carabinieri di Senigallia.

L’azione, presentata in data 2 agosto, è rivolta all’ASUR – Area Vasta 2, proprio per le mancate risposte esaudienti e non risposte inoltrate a due funzionari sanitari circa i seguenti punti.

1. un censimento delle strutture in eternit presenti nel territorio di Senigallia, che attesti anche lo stato attuale degli stessi.

2. un aggiornamento delle rilevazioni delle patologie cancerogene manifestatesi a Senigallia, come accade in altri territori della Regione.

3. un approfondito controllo sulla possibile presenza di fibre di amianto presenti nell’acqua potabile

4. uno screening sulla popolazione circa la possibile incidenza dell’asbestosi ed un’azione supplementare (follow up) sui dipendenti che sono stati a contatto con l’amianto dopo la cessazione dell’attività lavorativa.

Di conseguenza l’Associazione Ala di Senigallia si è rivolta alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per verificare la questione di estrema importanza, in base alla Legge 257 del 27 marzo 1992 sulla dismissione e messa al bando dell’amianto, secondo un programma di dismissione di durata biennale in base al quale – alla data del 28 aprile 1994 – era vietata l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione d’amianto e di tutti i prodotti contenenti amianto.

Sono molto amareggiato per le tantissime difficoltà che si incontrano quotidianamente, ma l’associazione lotta all’amianto non si demoralizza e prosegue la propria battaglia, sempre e comunque a fianco dei cittadini, affinché si faccia il massimo per la tutela della loro salute.

da Carlo Montanari
ALA Senigallia

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