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“Troppi pochi interventi in opposizione alla politica sanitaria regionale”

Il Comitato Difesa Ospedale di Senigallia si rivolge alla minoranza con critiche e suggerimenti

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Ospedale di Senigallia

Sono rari i casi in cui si leggono interventi, interrogazioni o atti sostanziali in opposizione alla politica sanitaria del Partito Dominante da parte dei politici di opposizione. Pochi e parziali, secondo il nostro modesto parere.


L’ultima interrogazione di un consigliere riguarda l’Ospedale di Fabriano. Meritevole certo di intervento ma al pari di tutti gli altri Pronto Soccorso, come ad esempio quello di Senigallia con l’arrivo imminente della stagione turistica.

Le osservazioni fatte nell’interrogazione sono centrate troppo su un caso specifico quando queste dinamiche sono diffuse ovunque.
Pertanto, secondo noi, il limite consiste in:
1) visione ristretta ad una singola realtà, quando il problema è di tutti gli ospedali della regione;
2) prospettiva troppo di impostazione sindacale: in primis si valuta la problematica dei lavoratori e solo in secondo piano, solo di rimando, quella dell’utenza.

La visione decontestualizzata su un problema, quello delle assunzioni e della carenza di personale, che è inserito e funzionale ad un disegno più ampio e ben orchestrato di dismissione ed indebolimento del pubblico in atto da Ceriscioli & C., non tiene debitamente in conto che l’utente è il primo a pagare una situazione di sofferenza e carenza di organico.

Inoltre il declassamento ora dei P.S., poi di altre U.O. come sta avvenendo, apre una autostrada alle strutture private convenzionate. Ad esempio la KOS, società fondata dalla CIR di De Benedetti nel 2002 è uno dei principali operatori italiani nel settore socio-sanitario e le Marche sono la seconda regione d’Italia Regione d’Italia, dopo la Lombardia, per ricavi da prestazioni sanitarie.

Non volendo fare i supponenti vorremmo al contempo dare dei suggerimenti a tutta l’opposizione regionale. Perché non vi concentrate sui problemi più sentiti dai cittadini e lasciate che i sindacati si interessino della pianta organica, delle attrezzature, della turistica etc…?

Concentratevi sulle vergognose liste d’attesa, non lasciate soli i pazienti a combattere contro una burocrazia e una malasanità che giornalmente sono sulle prime pagine.

Abbiamo già scritto sulla nonnina da 102 anni che per una ecografia doveva aspettare il 2020, di una mamma che di notte ha dovuto portare il piccolo di 1 anno in pediatria in un altro Ospedale, di una partoriente che ha preferito andare all’Ospedale Branca in Umbria e tanti casi segnalatici da cittadini per esami salvavita come Ecocardiografie, colonscopie, Tac e Risonanze etc.. che addirittura non permettono nemmeno di essere prenotati al CUP:
Oggi se ne aggiunge un’altra: due donne jesine, la madre di 78 anni operata al seno nel 2014 e la figlia di 49 anni. Da gennaio tramite il Cup provano a prenotare una mammografia per il prossimo anno, ma niente da fare.”ripassino nel 2021″.

Ecco il consiglio non partitico ma politico, nel senso più nobile del termine ovvero connesso con i motivi o le vicende della vita pubblica che ci permettiamo di dare a tutta l’opposizione: concentrate la vostra attività sui cittadini che soffrono di queste malversazioni e che vi riconosceranno al momento giusto il vostro impegno.

Da

Comitato Difesa Ospedale di Senigallia

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