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Ecoporto ed escavo definitivo: i progetti per il porto Della Rovere di Senigallia

Nuova ordinanza della Capitaneria: il pescaggio passa a 2,30 metri. Gestiport: "Ora le risorse per guardare avanti"

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Il porto di Senigallia

Il porto Della Rovere di Senigallia è ora accessibile alle imbarcazioni con pescaggio fino a 2,30 metri. E’ quanto stabilisce l’ordinanza n.63/2016 della Capitaneria di porto di Ancona che prende atto delle nuove batimetriche dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto, a seguito dei lavori di movimentazione conclusi lo scorso 1° giugno.

Le nuove quote comunicate sono di: 3 metri per i fondali lungo la linea mediana dell’imboccatura del porto; 2,50 metri per la profondità del canale di accesso alle darsene interne; 2,30 metri il pescaggio massimo delle imbarcazioni che possono ora entrare e uscire in sicurezza.

L’atto tecnico della Capitaneria di porto di Ancona – spiega il nuovo amministratore unico della Gestiport SpA, Marcello Mariani – autorizza adesso il porto di Senigallia ad essere pienamente agibile e fruibile anche per imbarcazioni con elevato pescaggio. Grazie allo spostamento sommerso di sabbie portuali voluto dal sindaco Mangialardi, si è raggiunto lo scopo di rendere quello di Senigallia uno dei porti turistici marchigiani con maggior facilità e sicurezza in accesso, aperto a transiti di imbarcazioni dall’altra costa adriatica anche di ragguardevole stazza“.

Marcello MarianiQuello dell’escavo con contestuale ripascimento sommerso da effettuarsi – continua l’amministratore Gestiport – rimane comunque una problematica attuale e urgente, da affrontarsi e compiersi entro il prossimo inverno attraverso l’assegnazione degli oltre 800 mila euro necessari da parte della Regione Marche a cui compete il finanziamento dei lavori per i porti regionali quale quello di Senigallia, di cui il risultato adesso ottenuto, che salva la stagione diportistica 2016, rappresenta solo il primo provvisorio step“.

Il porto – ha concluso Mariani – rappresenta un’attività turistico-economica che già crea notevole indotto per la città di Senigallia, ma può essere chiamato a fare ben altro. Con le giuste sinergie, e intercettando risorse comunitarie e regionali, si potrà anche trasformare il porto Della Rovere, già ora insignito di Bandiera Blu, in un ecoporto, rispettoso dell’ambiente, attento all’etica di chi va per mare e attrattivo per un turismo slow di qualità a Senigallia“.

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