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L’Associazione di Storia Contemporanea organizza la “pizza democratica”

Gli storici: "Senigallia unica su 4247 città a mettere stemmi papali su una piazza dedicata a Garibaldi..ai posteri la sentenza"

Banchetto democratico

Il 4 luglio torna la “pizza democratica”, l’evento organizzato dall’Associazione di Storia Contemporanea in collaborazione con il Centro Cooperativo Mazziniano di Senigallia che intende ribadire i valori di libertà, democrazia e laicità.

“Valori che rischiano di perdersi – si legge in una nota dell’Associazione di via Chiostergi – nel pericoloso appiattimento che attraversa a tutti i livelli, dal centro alla periferia, la società contemporanea”.

L’appuntamento è per lunedì 4 luglio, ore 20.15, presso il Ristorante “Pomodoro” (vicino all’Hotel Diana): ci si può prenotare, entro la sera del 2 luglio, scrivendo alla mail associativa ascontemporanea@gmail.com oppure chiamando il locale (071-60934) o i referenti degli enti promotori, ai numeri 3737 512 786 o 338 299 6315.

Anche quest’anno saranno donati a tutti i partecipanti opuscoli e libri illustrati quanto preziosi, ovviamente di storia.

Perché l’evento affonda le proprie origini nella tradizione democratica del banchetto che dalla Francia rivoluzionaria (nell’immagine, un banchetto repubblicano) è stata portata nell’Italia democratica del 1849, raccogliendo migliaia di persone durante la Repubblica romana e unendo alla ritualità e al piacere enogastronomico il momento del dialogo e del confronto sui problemi dell’attualità.

Il 4 luglio è inoltre un crocevia di cruciali anniversari storici: la dichiarazione d’indipendenza americana (1776), il compleanno dell’italiano più famoso al mondo di ogni tempo, Giuseppe Garibaldi (1807), e la gloriosa caduta – voluta dall’Europa dei potenti (un’analogia con l’attualità?) – della Repubblica romana (1849), il primo esempio di Stato democratico, repubblicano e legittimamente eletto dell’Italia contemporanea.

Nel 2011 esistevano 4.247 piazze o vie dedicate a Garibaldi, in pratica una ogni due Comuni italiani; quello senigalliese è l’unico ad aver apposto in una piazza dedicata all’eroe dei due mondi due – leggasi due – stemmi dedicati ad altrettanti papi! Ai posteri, ma prima di loro al senso civico e storico dei concittadini, l’ardua sentenza.

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