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Jazz, al senigalliese Filippo Macchiarelli il premio Abbado

Il musicista classe '82 a Roma per la consegna del primo premio del prestigioso concorso musicale

Scorcelletti - Laboratorio analisi, ambulatori specialistici, a Senigallia dal 1977
Filippo Macchiarelli

Il prestigioso “Premio Abbado” va al senigalliese Filippo Macchiarelli. Il musicista classe 1982 riceverà infatti a Roma, sabato 28 maggio, il primo premio per l’edizione 2015 nella categoria “jazz”, grazie agli unanimi consensi ricevuti al concorso musicale per le sue composizioni originali, eseguite con un quintetto di talentuosi studenti del conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara.

Al teatro Argentina di Roma si terrà la cerimonia di consegna del premio del concorso musicale istituito per volontà dello stesso maestro, attento e sensibile alla valorizzazione dei giovani talenti in ogni angolo del pianeta (tra le iniziative di Claudio Abbado, si pensi alla collaborazione con l’orchestra “Simon Bolivar”, punta di diamante di El Sistema, progetto educativo musicale ideato da José Antonio Abreu, ministro dell’Istruzione venezuelano).

Parlare del percorso artistico di Filippo Macchiarelli, bassista e contrabbassista di Senigallia, significa affondare le radici in quelle sonorità rock e progressive che lo hanno accompagnato – complice una monumentale discoteca appartenuta a suo padre – nel corso dell’adolescenza e che lo condurranno, già a partire dal 1999, a fondare band con le quali raccoglierà i suoi primi successi in concorsi regionali.
Nel 2006 incide il suo primo cd autoprodotto con la formazione etno-cantautorale Rossocolore, nella quale si distingue come arrangiatore di numerosi brani del disco Volumeuno; con gli stessi Rossocolore affianca artisti del calibro di Stadio, Linda Valori, Paola Turci, P.F.M., Marco Poeta, Francesco Di Giacomo e Teresa de Sio.
Insieme al chitarrista Paolo Sorci e al batterista Luca Luzi fonda il gruppo jazz/fusion Havona, con il quale registra due cd per l’etichetta RaraRecords (Havona e Terminal 3), entrambi positivamente recensiti dalle più prestigiose riviste e siti specializzati nel panorama jazzistico italiano (Jazz It, Musica Jazz, Roma in jazz e Jazz Italia). Sempre con gli Havona – oltre ad esibirsi in jazz club e festival in Italia e in Francia – vince dal 2008 numerosi concorsi nazionali, tra i quali Musiconda, Mediterraneo Jazz Festival e Fara Music Festival.
Dal 2012 collabora con la cantante Loretta Grace, calcando i palcoscenici di prestigiosi club (Blue Note di Milano, Gru Village di Torino) e rassegne (Amo la Mole ad Ancona).
Nel 2013 incide per la blasonata etichetta tedesca Neuklang il disco Karabash con la formazione jazz Belém Trio. Il disco, distribuito in Europa, riceve lusinghiere recensioni su Jazz It, Musica Jazz, La Caduta, Piano News e Rondo.
Dal 2013 collabora con il gruppo tedesco di musica elettronica-jazz The Ropesh, esibendosi in tournée sia in Italia che in Germania. Con la stessa formazione registra nel 2013 un vinile live, Studio Konzert, presso gli storici Bauer Studios di Ludwigsburg, sempre per la teutonica Neuklang.
Nel 2014 vince il concorso nazionale per basso elettrico indetto dai conservatori italiani per la formazione dell’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti, lavorando su un repertorio orchestrale composto ad hoc da musicisti quali Paolo Fresu, Corrado Guarino, Dino Betti Van der Noot, Enrico Intra e Paolo Damiani ed esibendosi in prestigiosi jazz festival e rassegne in Italia e all’estero.

Alle esperienze come bassista affianca un percorso di studi che lo porta nel 2011 a diplomarsi in contrabbasso classico presso il conservatorio statale “G. Rossini” di Pesaro. Nel 2014 consegue con il massimo dei voti e la lode il diploma accademico di secondo livello in basso elettrico jazz presso il conservatorio statale “Luisa D’Annunzio” di Pescara, istituto dove è attualmente iscritto al secondo anno del biennio in contrabbasso jazz. La sua curiositas lo spinge a estendere i propri interessi anche in altri campi epistemologici, laureandosi nel 2007 in beni archeologici presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, con il massimo dei voti e la lode.

Tra le collaborazioni più prestigiose si annoverano – tra le altre – quelle con Rosario Giuliani, Enrico Intra, Daniele Di Gregorio, Flavio Boltro, Massimo Morganti, Joyce Yuille, Gianni Giudici, Paolo Damiani, Emilio Marinelli, Dino Betti Van der Noot e Giovanni Allevi.

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