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Sicurezza, un nuovo modello di gestione della Polizia Locale a favore del cittadino

Svolto a Senigallia il convegno promosso da Lega Autonomie Locali e Ass. Nazionale Polizie Locali

Al san Rocco il convegno su "Don Alberto Polverari" nel centenario della nascita

Una giornata carica di contenuti che ha gettato la prima pietra per un modello nuovo di gestione del servizio di Polizia Locale in favore del cittadino. Si è svolto martedì 10 marzo all’auditorium San Rocco di Senigallia il primo meeting formativo con ben 10 relatori tra esperti e amministratori locali a confronto su argomenti di stringente attualità tra i quali la cultura della sicurezza urbana negli enti locali, la violenza di genere ed una tavola rotonda a cui hanno preso parte tre sindaci e un funzionario della Regione Marche.

Il regista della manifestazione, organizzata dalla Lega delle Autonomie Locali Marche in collaborazione con l’Associazione Nazionale Polizie Locali (ANPL) che ha presieduto i lavori, è stato Cesarino Caioni, componente del comitato tecnico consultivo della Regione Marche per la Polizia Locale ed esperto di sicurezza urbana, il quale ha promosso un tavolo di confronto sulla necessità di operare un cambiamento nella cultura della sicurezza urbana, trattata in una articolata rete di protezione sociale che prevede l’interazione tra i servizi di Polizia Locale, Protezione civile e servizi sociali.

L’intervento del funzionario della Regione Marche Claudio Piermattei, responsabile dell’ufficio gestione associata e riordino territoriale, componente del comitato tecnico consultivo regionale per la Polizia Locale e membro del comitato unico regionale per le pari opportunità contro le discriminazioni, ha messo in luce le diverse sfaccettature del labirintico sistema della normativa regionale e delle esigenze di interventi nella gestione associata dei servizi negli enti locali.

Un ruolo di particolare rilevanza ha avuto la tavola rotonda con gli interventi di Amministratori Locali con le loro esperienze di gestione nei rispettivi territori.
La prima relazione è stata quella di Barbara Toce, sindaco di Pedaso, comune della provincia del fermano, presidente dell’Unione Comuni Valdaso, primo vice-presidente della Camera delle Autonomie Locali del consiglio d’Europa, delegata Anci Marche alle pari opportunità e al forum antiviolenza della Regione Marche. Toce ha voluto rappresentare le esperienze professionali e le difficoltà oggettive per riuscire a gestire la quotidianità e garantire al meglio la richiesta di sicurezza urbana dei cittadini.

Il sindaco del Comune di Monteciccardo (Provincia di Pesaro Urbino) e assessore per la polizia Locale e sicurezza dell’Unione dei Comuni di Pian del Bruscolo Elvino Del Bene, già appartenente alla Polizia Locale di Pesaro, ha potuto esprimere il proprio apprezzamento per questa apertura verso un tema così importante e la sinergia che deve nascere in una gestione associata dei servizi.
Il Sindaco di Poggio San Marcello, Tiziano Consoli, assessore alle attività sovracomunali e rapporti con le istituzioni dell’Unione Comuni media Vallesina, ha illustrato la propria esperienza e descritto in modo pratico come attraverso un’unione dei servizi e un protocollo sulla sicurezza sia possibile affrontare le diverse sfaccettature che la collettività richiede.

Il filo conduttore della giornata è stato tracciato dalle relazioni che hanno illustrato le problematiche relative alla violenza sulle donne, gli aspetti psicologici e le dinamiche relazionali con l’intervento di due psicologhe, Simona Cardinaletti sulle dinamiche psicologiche della violenza, ed Elena Grilli sulle conseguenze psicologiche della violenza.
Ad illustrare i contenuti della convenzione di Istanbul e della legge 119/13 su stalking e femminicidio è intervenuta Miryam Fugaro, presidente dell’associazione Donne & Giustizia di Ancona a cui ha fatto seguito poi la criminologa Margherita Carlini, responsabile dello sportello anti stalking di Ancona.

Con questo primo incontro un piccolo passo è stato fatto per definire i contorni delle problematiche in campo. Ora non resta che proseguire verso questo percorso sia formativo che di coinvolgimento per acquisire la preparazione necessaria anche per le situazioni di emergenza, con un obiettivo concreto: quello di creare un invisibile ponte tra gli operatori delle Polizie Locali con tutte quelle realtà che operano abitualmente sul tema della violenza verso le donne e i minori.

In programma un ulteriore appuntamento di approfondimento il 16 marzo a Potenza Picena sul tema della sicurezza personale degli operatori di Polizia Locale.

 

da Lega delle Autonomie Locali Marche
e Associazione Nazionale Polizie Locali

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