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Sfruttamento della prostituzione, in tre a processo ad Ancona

Giovane polacca costretta a pagare fino a mille euro al giorno, la denuncia partita dalla mamma

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Mille euro al giorno da pagare ai suoi sfruttatori. E’ questa l’accusa che la mamma di una ragazza di origini polacche ha lanciato verso tre albanesi, a processo ad Ancona per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione assieme a una donna italiana. Un processo partito dalla denuncia della madre della ragazza ormai 27enne ma in cui si indaga su episodi avvenuti fin dal 2007.

L’udienza istruttoria si è tenuta giovedì 5 giugno, quando è stata ascoltata la madre della giovane polacca costretta a prostituirsi. La donna ha sostenuto che due dei tre albanesi erano compagni della figlia, uno dal 2006 al 2011 e l’altro dal 2011 in poi, e che avrebbero sfruttato le prestazioni sessuali della ragazza trattenendo fino a mille euro al giorno. La donna italiana avrebbe messo a disposizione un appartamento a Montemarciano, dove si sarebbe consumata l’attività di prostituzione.

A processo sono finiti A.X. di 28 anni, con cui la ragazza era legata dal 2006 al 2011; K.K., anche lui albanese 28enne, compagno della ragazza dal 2011; il fratello di quest’ultimo, C.K., 22enne, “spalla” nel ritirare il denaro. I tre sono difesi dagli avvocati Corrado Canafoglia, Franco Argentati e Alessandro Scaloni.
Diverse le posizioni difensive: mentre due negano le imputazioni, K.K. ha sostenuto, attraverso l’avv. Canafoglia, di aver tentato di tirar fuori la compagna dal giro della prostituzione e per cui era finita due volte in ospedale. Cose poi confermate da tre lettere che la ragazza avrebbe indirizzato alla madre. Addirittura è emerso una specie di contratto tra la madre e la figlia in cui si parlerebbe di una cifra di circa 480 euro trattenuta dalla mamma come affitto per un mese in cui aveva provato ad allontanarsi dai presunti aguzzini.
La proprietaria dell’appartamento nega invece di essere mai venuta a conoscenza di ciò che vi avveniva all’interno.

Il processo è stato aggiornato a febbraio 2015, quando si proverà ad ascoltare la ragazza, ora non rintracciabile, che sembra non abbia smesso di prostituirsi.

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