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Gent’d’S’nigaja si apre e diventa “from the world”: intervista a Mohamed Belbaji

La presentazione di un "brand" ormai noto e un VIDEO incontro con chi di Senigallia è diventato

Mohamed Belbaji: maestro di arabo a Senigallia

L’oggetto di questo articolo sarebbe perfetto come case-history per un corso della facoltà di Scienze delle comunicazioni. Non mancano infatti i due ingredienti classici per gli appassionati del genere: social network e brand. Si tratta di Gent’d’S’nigaja, una pagina facebook ideata da Simone Tranquilli a cui collaborano Leo Barucca e Andrea Scaloni. Di successo.

I numeri: viaggia spedita verso i 6000 “mi piace” e conta 1000 “ne parlano”. Come lingua usa soprattutto il dialetto: quello senigalliese. Il logo è rappresentato dalla figura di una nota statua cittadina (il monco in piazza) che grazie a Photoshop ora sfoggia una paio di occhiali da sole di invidiabile fattura. I pezzi forti della pagina sono i meme che la fantasia sfrenata del suo ideatore sforna in continuazione.

Intervista a Mohamed Belbaji: la sua storiaDi solito i meme sono dei tormentoni virtuali (immagini, video ecc) che si diffondono nel web e in esso vengono consumati. Nel caso della nostra pagina, il virtuale diventa felice connubio con il reale, e i meme assumono di volta in volta le vesti di gadget, quadri, magliette, calendari… e ce li troviamo ormai sparsi un po’ dappertutto a Senigallia: appesi come quadri ai bar, indossati come magliette ecc. Sono diventati insomma dei simboli in cui una comunità si riconosce. Una comunità che si vuole anche inclusiva. Com’è testimoniato dalla nuova sezione di Gent’d’S’nigaja: Gent’d’S’nigaja from the world. Ma ci facciamo spiegare direttamente da Simone Tranquilli di che si tratta.

Cos’è Gent’d’S’nigaja from the world

E’ un progetto finalmente serio di Gent’d’S’nigaja, il percorso inverso rispetto ad una rubrica già esistente sulla nostra pagina: Gent’d’S’nigajain the world che si occupa di senigalliesi disseminati per il mondo. Con Leo Barucca abbiamo pensato che meritassero uno spazio sulla nostra pagina di cose senigalliesi anche quelle migliaia di concittadini che non sono né senigalliesi né italiani di nascita, ma che pur provenendo dai 5 continenti vivono a Senigallia da un po’ e sono quindi Gent’d’S’nigaja a tutti gli effetti. Allora abbiamo pensato a te, Malih, che sei nostro amico e persona molto addentro alle questioni di immigrazione e integrazione e ti abbiamo scelto come guida in questo mondo a noi abbastanza sconosciuto degli immigrati nella nostra città.

Mohamed Malih, Leonardo Barucca, Simone Tranquilli, Mohamed BelbajiMohamed Belbaji ed Enea Discepoli alla lavagnaMohamed Belbaji scrive in arabo alla lavagnetta

Può davvero una pagina di Facebook avere un risvolto sociale di tale importanza: favorire la buona convivenza fra immigrati e senigalliesi?

Io e Leo crediamo in questo progetto, perché conoscere le storie e le vite degli altri aiuta a capirle. La nostra pagina ha molto successo in città, è molto seguita, se attraverso essa riuscissimo ad aiutare italiani e stranieri ad incontrarsi nel difficile processo dell’integrazione ne saremmo felicissimi.

Mohamed Belbaji ed Enea Discepoli alla lavagnaMohamed Belbaji e Leo Barucca alle prese con l'araboGente di Senigallia tradotto in arabo

Chiedo a te Leo: non state uscendo dal seminato? Non temete di perdere qualche “mi piace” occupandovi di questi temi?

Qualcuno può anche darsi, ma penso di no, non tanti di certo. Gent’d’S’nigaja è e resterà una pagina che si occupa di cose senigalliesi, dialetto ed altro, con ironia e leggerezza. Cercheremo di mantenere questa nostra cifra anche trattando di persone immigrate. Del resto sentiamo anche una certa responsabilità verso la comunità senigalliese che ha accordato tanto successo a questa pagina Facebook, in cambio vorremo fare qualcosa di positivo e utile per tutti. Ma senza nessuna pretesa, senza salire in cattedra. Solo provare, per primi noi, a conoscere e capire un po’ di più la realtà dei senigalliesi più recenti. C’è una frase famosa di Lao Tzu che mi piace molto: “Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce“, ecco: Gent’d’S’nigaja from the world vorremmo che fosse un piccolo microfono dentro la foresta, per sentirne meglio il suono mentre cresce.

di Mohamed Malih

Allegati

Nel VIDEO che segue io, Simone Tranquilli e Leo Barucca, insieme ad Enea Discepoli, incontriamo Mohamed Belbaji, insegnante di arabo.

Gent’d’S’nigaja è anche su Senigallia Notizie!

Commenti
Solo un commento
giulia 2013-12-05 16:12:33
Bellissima iniziativa ragazzi e un benvenuto ai nuovi senigalliesi from the world!
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