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MSFT Senigallia: “sulla sanità la politica locale sia unita nel chiedere spiegazioni”

Il segretario Liverani: "i vertici di Area Vasta dovranno dare risposte non evasive in Consiglio comunale"

Laboratorio analisi dell'ospedale di Senigallia

Apprendiamo che finalmente il Direttore generale dell’Area Vasta 2, dr. Piero Ciccarelli e l’Assessore Mezzolani hanno dato la disponibilità a partecipare ad un Consiglio Comunale straordinario richiesto, giustamente, da tutti da illo tempore per dare delle risposte sulla riforma sanitaria che sta fortemente penalizzando Senigallia e favorendo altre aree.

Questo avverrà martedì 18 p.v.

Mi auguro, ma tutti i cittadini se lo augurano, che l’intera classe politica che forma il Consiglio Comunale, quindi maggioranza e opposizione, sia ferma decisa e senza peli sulla lingua, nel chiedere ampie spiegazioni, con relative risposte, su quanto sta avvenendo nel nostro ospedale e nel nostro territorio, perché la “riforma sanitaria” così come è stata impostata e come sta evolvendosi, vede Senigallia essere la “lucciola” dell’Area Vasta 2. Questo crea, è ha già creato, enormi disservizi per il cittadino.

Senza dover elencare tutte le attuali “disfunzioni” che ormai si conoscono, la speranza è che il Consiglio Comunale riesca a far “quadrato” perché qui si sta parlando di un servizio, quello sanitario, di primaria importanza per Senigallia e i suoi abitanti tutti. Il dr. Ciccarelli e l’assessore Mezzolani dovranno dare spiegazioni e risposte su quanto sta avvenendo, e non dovranno essere risposte evasive o in politichese, di quelle ne siamo pieni e stufi.

Chiediamo quindi alla maggioranza e all’opposizione di “spogliarsi” degli eventuali “intrecci” politici/economici che possono legarli in qualche modo all’Area Vasta 2 o a chi per loro, e di essere franchi e schietti chiedendo con fermezza quanto Senigallia necessita. Non vogliamo regali o favori, ma non vogliamo neanche essere svenduti a vantaggio di altre aree.
Non è ammissibile che un cittadino locale debba andare a Rimini per una Tac visto che a Senigallia l’appuntamento viene dato a 14 mesi e a Rimini invece in 36 giorni. Non è ammissibile che vengano tagliati 37 posti letti a Senigallia e ne vengano invece dati 5 in più in altre aree.

Basta! Questi signori devono capire che non si può continuare su questa linea disfattista che penalizza fortemente Senigallia, e a farglielo capire a chiare “note” dovrà essere l’intero Consiglio Comunale! Vediamo se almeno per una volta riuscite ad essere compatti su un problema di vitale importanza per la cittadinanza “tutta”, perché la sanità non deve avere colori o interessi politici.

Commenti
Solo un commento
Tarcisio Torreggiani 2013-06-15 09:49:38
Sulla Sanità è necessario cambiare politica regionale attraverso le dimissioni immediate di Spacca, altro che richiedere spiegazioni!
Le spiegazioni la regione le ha date sia ai sindacati che ai sindaci e tutti hanno applaudito.
basta col gioco delle parti.
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