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Alla Rocca Roveresca fotografia tra storia e futuro

Bolchi, Marzocchini e Bugatti hanno fatto il punto sulla fotografia stenopeica

La mostra alla Rocca Roveresca

Quando scende in campo la fotografia a Senigallia il successo è sempre assicurato con presenze di rilievo e programmazioni sempre nuove. Così è stato alla Rocca Roveresca anche per la giornata dei musei del 18 maggio, dove hanno avuto notevole successo di presenze sia l’incontro con Beppe Bolchi, firma notissima nel mondo della fotografia italiana, che ha aperto un dibattito approfondito sulla fotografia stenopeica, sia la mostra dedicata alle nuove acquisizioni dell’Archivio di fotografia stenopeica del Musinf.

Via vai di pubblico e molti i fotografi e gli artisti di rilievo presenti all’evento. Nel settore degli autori stranieri di Austria, Canada, Slovenia, il percorso proposto è stato molto ammirato dai visitatori, con le immagini, certo attraenti esteticamente e tecnicamente, di Autori come Lothar Ponhold, Dianne Bos, William Mokrynski, Mary Carr Chaisson, Marcus Hoerm, Steve Irvine, Jan Patmos, Cher Mac Neill, Guy Glorieux. Nel settore degli Autori marchigiani sono state allineate fotografie eseguite da Delio Ansovini, Giulia Marchi, Massimo Marchini, Vincenzo Marzocchini, Marco Palmioli, Enea Discepoli.

L’accurato allestimento alla Rocca Roveresca ha consentito una valorizzazione ed una collocazione di corretta lettura anche per le prove convincenti degli autori stenopeici marchigiani. Dall’ intervista del prof. Bugatti, direttore del Musinf e di Elpidio Stortini, direttore dell’Altro Giornale, con un grande fotografo come Beppe Bolchi, è partita una riflessione approfondita sulle tematiche relative alla tecnica, estetica, didattica, conservazione della fotografia stenopeica. E’ partita anche la proposta di documentare in futuro nell’Archivio del Musinf di Senigallia le esperienze della Slow Photo, un’esperienza che negli anni scorsi aveva portato anche alla stesura di un manifesto, con un dibattito interessante, che poi si era fermato.

L’assessore alla cultura , Stefano Schiavoni ha sottolineato che il periodo di apertura della mostra consentirà alle scuole interessate di organizzare visite guidate, per far conoscere agli studenti risultati attuali e segreti della fotografia stenopeica, che a livello mondiale è molto diffusa sotto il nome di fotografia Pinhole. L’assessore Schiavoni, accompagnando la senatrice Amati nella visita alla mostra, ha chiesto alla parlamentare senigalliese di farsi portatrice di un’iniziativa legislativa, che preveda l’introduzione della didattica della fotografia nella scuola italiana, provvedimento culturale ed educativo fondamentale in una società dell’immagine, come a livello ministeriale avevano già proposto alcuni autori del Gruppo Misa, quali Giuseppe Cavalli e Piergiorgio Branzi. La proposta didattica del Gruppo Misa, aveva avuto anche l’appoggio della Ferrania, che era giunta appositamente a produrre, insieme alla 3M, un’apposita macchina fotografica, denominata “Eura”. Un esemplare della macchina fotografica Eura è ora conservato ed esposto al Musinf di Senigallia, grazie ad un’iniziativa del fotografo romano Ruggero Passeri.

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