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Elezioni 2013: al Senato Bersani avanti di 6 seggi, ma è spaccatura – Risultati

Maggioranza per il centrosinistra alla Camera con 345 deputati. Bene Grillo, male gli altri "nuovi"

Il Senato della Repubblica, uno dei due rami del Parlamento Italiano

E’ incerta la situazione in Italia dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio 2013. O meglio, l’Italia può star certa della sua ingovernabilità. Le consultazioni per queste politiche 2013 hanno evidenziato la spaccatura sempre più evidente nel belpaese tra centrodestra e centrosinistra, con un exploit del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo che ha sottratto voti a Pd, IdV, Rivoluzione Civile e Sel divenendo il primo partito italiano e il flop di Mario Monti che racimola a stento 18 senatori e 45 deputati.

Dopo una partenza sprint per il centrosinistra e per il movimento dei grillini, il centrodestra ha pian piano recuperato voti su voti fino ad una conclusione a notte inoltrata che si è potuta definire al foto-finish: se la maggioranza alla Camera va al centrosinistra grazie al premio per la coalizione (anche se il primo partito rimane quello di Beppe Grillo che ha coinvolto le piazze con il suo tsumani tour), è la situazione al Senato a preoccupare maggiormente.
I 123 seggi conquistati dalla coalizione di Pier Luigi Bersani (per i dati al Senato clicca qui) non garantiscono vita facile contro il centrodestra a sostegno di Silvio Berlusconi (117 seggi) e sarà facile che si ricorra ad accordi tra le coalizioni per poter garantire un minimo di governabilità al paese. Fanno gola i 19 senatori eletti nella lista di Mario Monti – anche se non si riuscirebbe nemmeno così ad arrivare alla maggioranza assoluta -, ma fanno ancora più gola i ben 54 seggi conquistati dal M5S, considerati però irraggiungibili a meno che non vi siano clamorosi dietrofront da parte dei protagonisti di queste elezioni politiche 2013.

Alla Camera (clicca qui per i dati) il premio di maggioranza (che al Senato è calcolato su base regionale) è stato ottenuto dal centrosinistra per 124mila voti, che garantiscono la maggioranza relativa grazie ad uno stiracchiato 29,5% dei voti (centrodestra al 29,1% – M5S al 25,5% – Monti al 10,6%): al sicuro dunque 345 deputati (292 solo il PD).

A parte la novità di Beppe Grillo, ampiamente annunciata da sondaggi, interviste ed exit poll, i “nuovi” partiti o listoni non hanno avuto successo: la stessa “Con Monti per l’Italia” non è riuscita a diventare l’ago della bilancia come sperato da Casini (UdC, appena 8 seggi alla Camera, non presentatosi singolarmente al Senato) e da Fini (FLI, scomparso dal Parlamento il presidente della Camera).

Non incidono nemmeno la “Rivoluzione Civile” di Antonio Ingroia (1,79% al Senato, 2,24% alla Camera – nessun seggio in entrambi i rami del Parlamento) e “Fare per Fermare il Declino“, il movimento di Oscar Giannnino, fulgorato dalle false dichiarazioni su lauree, cattedre, master e partecipazioni varie che non conquista né il cuore degli italiani né il posto alla Camera o al Senato (1,12% alla prima, 0,90% al secondo).
Con Ingroia, resta fuori dal Parlamento anche l’Italia dei Valori: Antonio Di Pietro aveva scelto di rinunciare a correre con il simbolo dell’IdV suscitando il fuggi fuggi degli esponenti dipietrini (rifugiatisi in Centro Democratico: 6 deputati, nessun senatore) e il dissiparsi dei consensi.

Ma a conti fatti, nemmeno la consolidata Sinistra Ecologia e Libertà del presidente della Puglia, Nichi Vendola, è riuscita ad imprimere al centrosinistra quella forza necessaria per far vincere le elezioni con sufficiente sicurezza e stabilità: quei quasi due milioni di voti tra Camera e Senato non garantiscono che 44 parlamentari.

Questa insomma la situazione al termine dello scrutinio delle schede elettorali in tutt’Italia. I dati sono risultanti dalle comunicazioni ufficiali pervenute dai comuni, tramite le prefetture, e non rivestono, pertanto, carattere di ufficialità. La proclamazione ufficiale degli eletti è prerogativa degli uffici elettorali territorialmente competenti, retti da magistrati.

Allegati

Elezioni Politiche 2013:

risultati alla Camera
dato nazionaleMarcheSenigallia

risultati al Senato
dato nazionaleMarcheSenigallia

Commenti
Solo un commento
Luigi Ciampitti 2013-03-01 20:12:25
senatori 117 Pd + 19 Lista Monti + MontiSenVita 1 + SWP 1 + Vald'Aosta 1 + Sen Estero? + Sen Vita 5 = 144 + Transfughi PDL 5 + Transfughi Grillo 7 = 156.
Il gioco è fatto.
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