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Direttiva Bolkestein, lettera aperta del presidente Spacca

"Il tempo a disposizione è poco, chiediamo di istituire al più presto il tavolo di confronto"

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Gian Mario Spacca alla Rotonda contro la Bolkestein

Facendo seguito all’incontro tenutosi il 12 novembre a Sirolo sugli effetti ed i rischi della Direttiva Bolkestein sulle nostre attività balneari, ci rivolgiamo a Lei, in quanto sensibile al problema ed impegnato da tempo a scongiurare la morte di migliaia di piccole e medie attività di grande eccellenza, fiore all’occhiello delle Marche e di grande supporto alla qualità del nostro turismo.

I quattordici mesi che restano dalla scadenza prevista ci devono vedere impegnati a lavorare in maniera unitaria, rappresentanze degli operatori ed Istituzioni, per impedire un’asta sicuramente esiziale per gli attuali operatori.

Prendiamo spunto dalla riunione del 12 novembre per chiederle di istituire, con l’urgenza del caso, un tavolo tecnico composto da rappresentanti della Regione e delle Associazioni di categoria, utile a non abbassare la guardia ed a supportare tutte quelle iniziative parlamentari che vanno nella direzione della salvaguardia del nostro sistema di attività balneari.

Siamo a conoscenza del fatto che sono stati presentati diversi emendamenti, a firma dei vari gruppi e di singoli parlamentari, al Decreto Crescita che, prendendo spunto dalla recente decisione della Spagna (proroga di 75 anni alle concessioni in essere), propongono scadenze più lunghe (almeno di altri 30 anni).

Pensiamo che tale azione parlamentare vada supportata da un protagonismo delle Regioni, in particolare di quelle che sarebbero più colpite dall’applicazione della Direttiva come previsto ad oggi e dunque si sono dimostrate, come le Marche, attive e propositive.

Ci confortano le parole del Dottor Pietro Talarico che, forte dell’esperienza positiva dell’applicazione della Bolkestein sulle attività di commercio ambulante conseguita proprio grazie al protagonismo della Regione Marche, suggerisce due azioni: la prima confutare la direttiva prendendo spunto dalla Spagna; la seconda far inserire nell’eventuale decreto attuativo criteri di priorità per chi è già titolare di concessione.

Lo stesso Dottor Talarico, però, sottolinea che il tempo a disposizione è poco. E’ per questo e con l’obiettivo di esprimere una voce forte ed unitaria, che le chiediamo di istituire al più presto il tavolo di confronto e coordinamento.

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