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‘Il Sentiero’ di Jasmila Zbanic ai Mercoledì d’essai

L'appuntamento è per l'11 aprile al cinema Gabbiano di Senigallia

Locandina di 'Il sentiero'

Continua l’appuntamento della rassegna “Mercoledì d’essai” 2012 al cinema Gabbiano di Senigallia.
Come sempre saranno protagoniste le migliori proposte dei vari Festival tra cui Venezia, Cannes, Berlino, Locarno…
Mercoledì 11 aprile 2012 sarà in programmazione nella sala 1 il film Il sentiero – Jasmila Zbanic

NAZIONE: Bosnia-Herzegovina

DURATA: 100′

GENERE: Drammatico

REGIA: Jasmila Zbanic

TRAMA:
Film di assoluto valore questo di Jasmila Zbanic, regista e sceneggiatrice bosniaca, già vincitrice di un Orso d’Oro alla Berlinale del 2006 con la sua opera prima “Grbavica”.

“Il Sentiero” è un film con il quale la cineasta di Saraievo conferma tutte le sue doti di raffinata autrice ed altrettanto elegante ed efficace regista. Porta sugli schermi una storia del suo Paese, crocevia di razze e soprattutto incontro e scontro di religioni, dove la tolleranza e il tentativo di ecumenismo si scontra con l’ortodossia delle sette più ortodosse e intransigenti come quella dei Wahhabiti. Comunità islamica tra le più ortodosse che cambierà i destini di Luna e Amar, una coppia di giovani bosniaci innamorati che hanno intrapreso un percorso di vita in comune. L’incontro di Amar con i wahhabiti porterà, infatti, Luna ad allontanarsi dal compagno sempre più imbevuto di rigidi e intransigenti precetti religiosi. Un film che affronta il problema del conflitto religioso in una terra che da poco ha raggiunto una faticosa pace dopo una sanguinaria guerra scoppiata successivamente al disgregarsi della Iugoslavia. “Il Sentiero”, dunque, è anche un film sulla difficile riconciliazione di un popolo dilaniato e sulla capacità di dimenticare e perdonare e soprattutto sulla possibilità di ricominciare e andare avanti.

Un’opera sulla memoria con i piedi però ben saldi nel presente; un presente dove la condizione della donna non si è ancora completamente liberata dagli umilianti quanto intollerabili principi religiosi che la vogliono relegata ad un ruolo di assoluta sottomissione rispetto agli uomini. La Bosnia, in effetti, rappresenta proprio l’emblema degli sforzi di una società civile di far convivere fede religiosa con tolleranza e rispetto verso l’intera comunità.

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