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Concerto di Primavera al carcere di Montacuto con la scuola Musiké

Il live si è svolto mercoledì 21 marzo: due ore di canzoni italiane davanti a un pubblico di cento detenuti

Cuochi Ancona
La band "4x70" durante un'esibizione

Il rapporto con la scuola di musica di Senigallia“Musiké” e il carcere di Monteacuto di Ancona il è ormai una realtà consolidata. Dopo avere organizzato il concerto di Natale della band “4×70” all’interno della casa circondariale del capoluogo marchigiano, Musiké ha offerto un altro appuntamento musicale ai detenuti di Montacuto: il concerto di Primavera. E così, mercoledì scorso, 21 marzo, una formazione di quattro elementi ha portato una ventata di libertà e tanta emozione tra queste mura.

Al “Montacuto’s theatre“, Maurizio “Bobo” Paolasini (voce), Marika Profili (chitarra e voce), Giulia Torbidoni (tastiere e cori) e Andrea Celidoni (chitarra), hanno allietato due ore del pomeriggio rispolverando i brani italiani più famosi e tradizionali.

Che sarà, Malafemmena, La mia banda suona il rock, Volare, Tu vo fa’ l’americano, 4 marzo ’43, L’anno che verrà, Gianna, Vacanze romane, Dedicato, What a wonderful world, Vita spericolata, Albachiara, ‘O surdato ‘nnamorato e molte altre… Non è stato un caso, quindi, che i detenuti si siano lasciati andare e che abbiano cantato a squarciagola queste canzoni non solo famose, ma anche aggregative. Questo è stato possibile grazie anche al fatto che alcuni testi sono stati proiettati testi al muro, come in un karaoke.

La miscela è stata esplosiva anche perché i detenuti avevano preparato una poesia e dei regali ai musicisti. Per il pubblico ristretto è stato possibile, quindi, intervenire nello spettacolo e sentirsi protagonista, prendendo il microfono e potendo esprimere alcuni pensieri. Presenti anche gli agenti di polizia penitenziaria e il corpo degli educatori dell’area trattamentale dell’istituto di pena. Anche loro, insieme a noi, hanno potuto godersi le canzoni e ridere degli sketch che si sono venuti a creare tra la band e i detenuti.

Un ringraziamento sincero da parte di noi tutti ai musicisti e alla scuola Musiké, per la sensibilità dimostrata ed essere venuti a portarci due ore di diversità e allegria.

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