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Maltempo a Senigallia, è di un milione di euro il conto “salato” della neve

Confartigianato: distretto già in affanno, nel 2011 chiuse 189 imprese artigiane

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Danni per la neve caduta

Più di un milione di euro “persi” nella neve. Ed è una cifra ancora provvisoria. Ammontano a 1.323.000 euro i danni fino a oggi segnalati a Confartigianato dalle aziende del senigalliese. Colpita in particolar modo Ostra Vetere (segnalati 1.095.000 euro di danni); da Senigallia finora rilevati 223.000 euro di danni, 5.000 € a Ostra.

Cifre ingenti e purtroppo destinate a salire – commenta Giacomo Cicconi Massi, segretario Confartigianato Senigallia – in quanto diverse imprese stanno ancora procedendo alla rilevazione dei danni subiti. La nostra associazione si è subito attivata su più fronti al primo segnale di emergenza per tutelare le imprese e i cittadini, monitorando il territorio, evidenziando le criticità, e ora stiamo stilando un rendiconto il più accurato possibile dell’entità dei danni subiti dal distretto produttivo senigalliese per chiedere alle istituzioni interventi a sostegno della ripresa.  Le imprese possono continuare a inviare le loro segnalazioni utilizzando il modulo messo a disposizione sul nostro sito www.confartigianato.an.it.Ha nevicato sul bagnato“.

La salute del distretto è già di per sé precaria e questo è stato un ulteriore affondo per il territorio.
Nel 2011 sono state 177 le iscrizioni di imprese artigiane nel senigalliese e 189 le cessazioni totali per un saldo passivo di -12. Per il Comune di Senigallia 101 iscrizioni e 103 cessazioni.

Le criticità sono diffuse in tutto il territorio. Le cifre emerse evidenziano quello che è un meccanismo inceppato con chiare difficoltà a ripartire. Basti considerare – continua Marco Bazzucchi, presidente Confartigianato Senigallia – il trend del distretto. I livelli pre crisi sono un ricordo lontano: tra il 2009 e il 2011 in tre anni nel distretto senigalliese hanno chiuso 531 aziende artigiane, e il 2011 ha segnato un passo indietro rispetto ai primi segnali di ripresa del 2010. Se si analizza nel dettaglio si fa ancora più evidente la stasi congiunturale che blocca le imprese artigiane, tradizionalmente il “motore” dell’impianto produttivo. I settori che più soffrono sono il comparto delle costruzioni e il manifatturiero.

E’ necessario – concludono Cicconi Massi e Bazzucchi – che da parte delle Istituzioni vengano poste in essere concrete misure a sostegno delle imprese. L’emergenza neve ha contribuito a aggravare le difficoltà delle aziende, chiamate a far fronte a danni diretti, come strutture o strumentazioni danneggiate, e indiretti, ovvero il mancato fatturato dovuto a giorni di disagi e paralisi produttiva“. Le aziende hanno bisogno di liquidità per ripartire.

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