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Al teatro Portone "il Principe infelice" in scena grazie ai laboratori per disabili

Domenica 13 si conclude il progetto di Teatro Sociale Integrato. Volpini: "creare rete di servizi"

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Presentazione del progetto e dello spettacolo teatrale: associazioni e comune insieme nei laboratori per disabiliDomenica 13 giugno andrà in scena sul palco del Teatro Portone di Senigallia alle ore 21 "Il Principe Infelice", una rappresentazione della Compagnia della Doccia tratta da una favola di Tommaso Landolfi in collaborazione con il Comune di Senigallia e l’Associazione Anima Mundi. L’iniziativa rientra nel progetto dei laboratori teatrali per disabili, il "Teatro Sociale Integrato" che si svolge all’interno del Centro di Aggregazione Bubamara.

Il teatro come risorsa educativa e terapeutica adatto a cercare di far acquisire una maggiore capacità psicofisica per alcuni utenti e una maggiore consapevolezza di sè per quelli provenienti dai servizi nel settore del disagio. Grazie alle realtà senigalliesi come la Cooperativa Archè e la Cooperativa H Muta è stato dunque possibile allestire una vera e propria compagnia teatrale con tanto di spettacolo che rappresenta il momento conclusivo dell’intero progetto. Progetto che ha riscosso interesse e ottime critiche anche alla IV Rassegna Nazionale "Teatro e Disabilità – Città di Rovigo" del maggio scorso.

Quella di domenica – ingresso libero – è la rappresentazione ufficiale dopo l’anteprima sempre a Senigallia e la partecipazione al Festival di Rovigo dove si è parlato anche di costituire una rete nazionale di servizi ad hoc.
"Un’esperienza in rete – assicura Simona Tonti dell’Associazione Anima Mundi di Senigallia – che ha visto strutture, associazioni, enti e istituzioni collaborare insieme in maniera forte e spesso anche coi tempi contati da cui è nata questa realtà, la Compagnia della Doccia che permette a ragazzi disabili e alcuni operatori di interagire sul palco a pari livello".

Il senso della rappresentazione è proprio quello infatti del principe infelice perchè non ha la possibilità di vivere la sua vita in modo libero. Per i ragazzi il teatro diventa dunque l’ocasione per sentirsi liberi, un’esperienza che sono riusciti a racchiudere in 10 parole: "Oggi ho fatto una cosa bellissima…oggi ho fatto l’attore".

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Sabato 12 giugno, 2010 
alle ore 13:18
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