SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Il “singer” londinese Mozez incanta la folla del Gratis Club di Senigallia

Sabato 28 novembre evento speciale a Senigallia: l’unica data italiana del cantante Mozez, ex "Zero 7"

Esibizione live del cantante giamaicano-londinese MozezGrande serata al Gratis. A salire sul palco del club senigalliese Mozez, giamaicano di nascita, ma ormai londinese acquisito e famoso per essere stato il cantante della band inglese Zero 7 fino al 2005.

Mozez ha scelto Senigallia per presentare i pezzi del nuovo album “The Absoulte”, in uscita nel febbraio 2010. La sua voce calda e sempre intensa, unita ad un’elegante musica “downtempo”, ha deliziato il pubblico presente coinvolgendolo in un concerto entusiasmante.

Noi lo abbiamo intervistato nel tardo pomeriggio, appena terminato il sound-check.

Bene, partiamo parlando di te. Il tuo vero nome è Osman Wright, ma sei conosciuto per il tuo “stage name” Mozez. Sarei quindi contento se tu possa dirci: “Chi è Mozez?”

Davvero una bella domanda (ride per qualche secondo)! Vedi… Mozez è un collettivo fondamentalmente. Mozez è si il mio nome, in quanto leader della band, ma il gruppo è formato da 5 elementi. Ho creato la band negli ultimi 5 anni, dopo avere lasciato gli Zero 7. Anzi… a dire la verità la band esisteva già prima degli Zero 7, ma siamo diventati un gruppo vero e proprio solo negli ultimi 5 anni… fare le prove, suonare concerti e cose così. Quindi… posso dirti che Mozez è il collettivo!
 
Sono ormai diversi anni che fai parte della scena artistica britannica. Vorrei chiederti: cosa ne pensi dell’attuale situazione musicale in Inghilterra? Cosa c’è di buono e cosa invece non ti piace?

Un’altra bella domanda (ride di nuovo)! La scena cambia costantemente e penso che questa sia una buona cosa, in quanto la musica dovrebbe andare sempre avanti, sempre verso nuove direzioni. Tuttavia, quando mi accingo ad ascoltare una canzone, prima di tutto vorrei riuscire a “sentirne” la melodia, le parole, le emozioni, la sua presenza. E per quello che riguarda la maggior parte degli artisti di oggi, beh… li trovo poco interessanti. Quando penso, ad esempio, a The Beatles o ai Rolling Stones… c’era sempre un concetto finito di canzone dietro i loro brani, c’era sempre una melodia riconoscibile. Potevi percepirne il “vibe”, le sensazioni… date dal fondersi di musica e parole in una cosa sola. E’ questo che la gente vuole: riuscire a sentire il “vibe” di un brano! Hai presente gente come Kenye West, Coldplay o i System of a Down? Sono artisti diversi fra loro, ma nei loro brani c’è il concetto costante di “canzone” dato, come dicevamo in precedenza, dall’unione di parole e musica! Lo stesso si può dire per i Massive Attack. Ora trovo tutto un po’ meno interessante, non c’è mai una vera canzone! 
 
Come mai, secondo te, molte artisti contemporanei non riescono a produrre quello che tu chiami il “concetto di canzone”?

Il cantante MozezPenso sia un discorso legato al fatto che tutto ora è più commerciale. Prima gli artisti volevano produrre un’idea, mettere in forma le proprie emozioni e sensazioni, le proprie esperienze… creare una storia da tutto ciò, creare qualcosa di interessante. Ora è molto più alta la richiesta commerciale e i giovani artisti pensano soprattutto a fare soldi e a diventare famosi.  Questo purtroppo distrugge la musica. E tornando a quando mi avevi chiesto cosa c’è di buono nella scena musicale inglese odierna, e cosa meno, beh… non lo so sinceramente. L’unica cosa che posso dirti è che non sono molto contento di come vadano le cose oggi!

Come mai ad un certo punto, prima delle registrazione del terzo disco, hai lasciato gli Zero 7?

Dopo due album fatti con gli Zero 7, album che ci hanno regalato un bel successo, ho pensato che fosse giunta l’ ora di dedicarmi interamente al mio materiale. Capisci, ho sentito il bisogno di esprimere totalmente ciò che sentivo… di andare avanti per la mia strada! Eravamo una band di successo, ma ripeto… avevo la necessità di andare avanti, di produrre cose mie e ora sono contento di aver dato vita a questo progetto solista.

Sei comunque rimasto in buoni rapporto con loro?

Certo! Mi ci sento regolarmente.

Per chiudere: il tuo secondo album, intitolato “The Absolute”, uscirà nel febbraio 2010. Quali pensi che siano le differenze artistiche, nonché concettuali, tra questo nuovo lavoro e il precedente (“So Stll” del 2005, ndr)?
 
Il primo album ha visto differenti produttori coinvolti nella sua realizzazione (Guy Sigsworth, produttore di Madonna e Bjork; Ben Chapman che ha lavorato con i Pink Floyd; George Evelyn, Alex Morris e Tom Quick) , ci sono quindi più influenze.

Il nuovo lavoro è invece tutto incentrato su di me. L’ho prodotto io, gli ho dato il mio “taglio” personale. Ho voluto creare una storia e non soffermarmi solo su una buona produzione, volevo dar vita a intense sensazioni, creare un “feeling”! come dicevo, nel primo album, sebbene sia stato in grado di  trasmettere la storia…quello che volevo dire raccontare… non ho avuto il controllo totale per quel che riguarda la musica. Con il nuovo album, invece, spero di esser riuscito a raccontare una storia e a portare fuori anche la mia musica. Dunque, spero che la gente percepisca l’essenza della musica e l’essenza della storia!

di Andrea Marcellini

Andrea Marcellini
Pubblicato Mercoledì 2 dicembre, 2009 
alle ore 12:49
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura