Alla Fenice di Senigallia prima serata con il Misantropo del Maestro Rigillo
Di nuovo in scena questa sera con Titus Andronicus
Sorprende sempre l’attualità di alcune opere letterarie.Attualità spesso rimarcata da un’interpretazione teatrale giocata sul linguaggio, scenografia e caratterizzazione dei personaggi.Un’attualità enfatizzata nel Misantropo in scena ieri sera alla Fenice di Senigallia: regista e attori immergono la pièce di Molière nella società contemporanea attraverso un linguaggio che traduce comportamenti, aspirazioni e bassezze senza tempo.Il contesto è quello di una società ipocrita, dell’immagine, delle apparenze, dove l’amicizia non è un sentimento ma uno strumento per coltivare i propri interessi.Un mondo che obbliga Alceste, un magistrale Mariano Rigillo, a scegliere la via della solitudine e dell’estraneità.
Barricato dietro la ricerca di un’impossibile perfezione, vive con tormento solo la storia d’amore con Celimene.
Ad interpretarla una bellissima Anna Teresa Rossini, così mondana e civetta: frutto indiscusso di una società in cui l’apparire sembra più importante che l’essere.Ed è proprio l’amore per l’animosa Celimene a far vacillare Alceste: passerebbe sopra al suo tradimento se solo lei accettase di scappare con lui lontano, fuori dal mondo glamour.Lei così frou frou non accetta, e così il Misantropo si chiude totalmente al mondo, negandosi la possibilità di vivere.
Il rigore morale diventa egocentrismo e Alceste si ritrova solo a ricercare un illusorio “luogo separato in cui un uomo sia davvero libero di essere un uomo“.
Stessa compagnia, altro spettacolo. (vedi Molière e Shakespeare alla Fenice di Senigallia)Questa sera sempre alla Fenice cambio di scena con la rappresentazione del Titus Andronicus: al sarcasmo dalla pièce di Molière si sostituisce la cupa e grottesca atmosfera shakespeariana.Un’opportunità per vedere all’opera l’imponente e organizzata macchina teatrale attarverso la tecnica e l’affiatamento della compagnia del maestro Rigillo.Possibilità di sconti per chi presenterà al botteghino il biglietto del Misantropo.
Gloria Gasparrini

























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