Truffato per 10 mila euro, cioè gran parte dei suoi risparmi. Vittima del raggiro un pensionato 76enne senigalliese. L’anziano sabato scorso è stato avvicinato in via Portici Ercolani da uno sconosciuto.Una persona distinta, ben vestita e dai modi gentili e rassicuranti che non ha destato sospetti. Al pensionato il truffatore si è presentata qualificandosi come medico, dipendente di una azienda farmaceutica straniera."Sono stato contattato dalla mia azienda – ha inventato di sana pianta il sedicente medico – per rintracciare in città un mio collega che si è particolarmente distinto nell’assistenza ai pazienti. La casa farmaceutica intende consegnare al benemerito dottore un premio di 50 mila euro".A questo punto è entrato in scena un complice, con l’evidente obiettivo di rendere ancor più credibile la truffa. "Guardi – ha detto il "compare" intromettendosi – purtoppo quel medico è morto poco tempo fa". Anche il nome del dottore naturalmente era inventato ma tanto è bastato per carpire la fiducia dell’anziano."Adesso come faccio?" ha proseguito il truffatore. "II premio devo comunque consegnarlo; magari potrei lasciarlo a questo pensionato, che mi sembra una bravissima persona. Soltanto che per ottenere la somma, è prima necessario redigere un atto notarile ed anticipare un deposito in attesa del bonifico". Allettato dalla proposta, l’anziano a quel punto è caduto nella trappola che gli era stata tesa.Il 76enne ha spiegato che non aveva tutti quei soldi. Rassicurato sul fatto che sarebbe bastata una somma inferiore, mentre il truffatore ha finto di recarsi in banca il pensionato è andato all’ufficio postale dove ha prelevato 10 mila euro. Una volta ritornato e consegnati i soldi agli sconoscíuti, con la scusa di dover acquistare una marca da bollo per il notaio l’anziano è stato allontanato. Uscito dalla tabaccheria, il malcapitato non ha trovato né il sedicente medico, né i suoi risparmi. Solo allora ha capito di essere rimasto vittima di una truffa. Così non gli è rimasto altro da fare che denunciare l’accaduto alla polizia che ha avviato le indagini.
di Sandro Galli